Un grande olio su tela, oltre due metri e mezzo d’altezza, è il fulcro della mostra “Pontefice. Pastore. Padre. Pescatore” di Corrado Veneziano, inaugurata il 21 maggio a Roma, nella chiesa di San Gregorio Nazianzeno (Complesso di Vicolo Valdina), con il patrocinio del Giubileo 2025 e della Commissione cultura della Camera dei deputati. È la prima opera pittorica ufficialmente dedicata al pontificato di Papa Leone XIV, e, secondo gli organizzatori, “la prima in assoluto ad aver ricevuto un patrocinio congiunto tanto da una componente ecclesiastica quanto da una istituzione politica”. L’opera prende spunto da uno dei simboli più antichi e potenti della tradizione cristiana: l’anello del pescatore. “Ho voluto riprendere l’antichissimo ‘logo’ dell’anello di San Pietro, recuperandone lo spirito più trascendente ma cogente”, spiega Veneziano, che nell’immagine di un San Pietro-marinaio getta una rete di senso tra “cartografia del nostro pianeta” e “ferite e contraddizioni, ma ancora capaci di salvezza”. Per la curatrice Francesca Barbi Marinetti, l’anello è “simbolo di autorità e potere, ma rappresenta anche unità e coesione tra uomini, Chiesa e Dio”. Un’opera che parla alla Chiesa e al mondo, in un tempo in cui l’arte torna a farsi messaggio e meditazione. La mostra resterà aperta fino al 30 maggio, dal lunedì al venerdì, ore 10-19.
(Foto Uozzart)