“La dottrina morale cattolica afferma che è sempre sbagliato attaccare una vita umana innocente. Il suicidio assistito rappresenta questo attacco e, di conseguenza, non può mai essere tollerato”. Con queste parole, contenute in un comunicato diffuso dalla Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, l’Associazione dei medici cattolici britannici ha preso posizione sulla legislazione che, in Gran Bretagna, renderebbe legale il suicidio assistito. La nuova normativa sta completando il proprio iter nel parlamento britannico e un voto chiave, quando ai deputati verrà data l’opportunità di fermare la legge, sarà alla fine di aprile. I medici cattolici britannici ricordano che, “in accordo con la legge morale naturale, il diritto fondamentale alla vita è un elemento chiave della Dichiarazione universale dei diritti umani delle Nazioni Unite. Questo diritto non può essere conferito ma è inerente e dipende dalla nostra partecipazione alla famiglia umana. Senza il diritto alla vita non ci può essere alcun dovere logico a rispettare qualunque altro diritto”. Nel comunicato l’Associazione dei medici cattolici britannici sottolinea anche che “il suicidio assistito rovescerebbe la base etica della medicina e delle altre professioni che rientrano nel settore sanitario chiedendo a medici e infermieri di interrompere la vita dei loro pazienti. Non potremo mai sostenere questo punto di vista e chiederemo sempre che a medici, infermieri e a chi opera nel settore sanitario venga consentito di agire secondo i principi cristiani”.