Settimana Santa: mons. Fanelli (Melfi), “la Messa del Crisma “è l’epifania della Chiesa locale”

“In questo tempo di grazia, che è l’Anno giubilare 2025, ci incamminiamo come ‘Pellegrini di Speranza’ verso la celebrazione del mistero pasquale sorgente viva della speranza cristiana. Quest’anno la celebrazione della Pasqua assume un significato tutto particolare: il Giubileo, infatti, ci impegna ad essere veri costruttori di pace, e quindi di speranza, in questo nostro mondo profondamente lacerato da lotte e discordie”. Lo scrive in un messaggio mons. Ciro Fanelli, vescovo di Melfi-Rapolla-Venosa, ricordando la celebrazione della Messa del Crisma, che “è l’epifania della Chiesa locale”. Essa si caratterizza come la “manifestazione della comunione dei presbiteri con il proprio vescovo nell’unico e medesimo sacerdozio e ministero di Cristo”, chiamata e costituita al fine di allargare i confini del Regno di Dio nel tempo e nello spazio unitamente a tutti i battezzati.
“La Messa del Crisma – spiega il vescovo – è liturgicamente il momento più alto per rafforzare la nostra appartenenza a Cristo Gesù e per sentirsi un’unica comunità radunata nel nome della SS. Trinità. La Messa del Crisma quest’anno consegnerà simbolicamente ad ogni parrocchia il compito di essere ‘luogo di santità ospitale’ per aiutare l’umanità a camminare, attraverso i sentieri, a volte tortuosi e ripidi, della storia, con la forza della forza dello spirito Santo e la luce del Vangelo, verso la Pasqua Eterna”.
La celebrazione della Messa crismale sarà presieduta dal vescovo oggi pomeriggio alle 18 nella cattedrale di Melfi.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Diocesi