Servizi educativi 0-6 anni: Alleanza per l’infanzia, “rimangono un miraggio per il nostro Paese”

“I servizi educativi per la prima infanzia sembrano essere sempre più marginali nell’agenda del Governo. Sono quasi del tutto assenti in tutti e tre i documenti usciti in queste settimane che, a partire da prospettive diverse, definiscono le strategie pluriennali da adottare per garantire il benessere e i diritti delle bambine e dei bambini, senza dimenticare il mancato rinnovo, o la ricostituzione, della Commissione nazionale 0-6, scaduta a luglio 2024”. A denunciarlo sono i coordinatori di Alleanza per l’infanzia, Chiara Saraceno, Emmanuele Pavolini e Alessandro Rosina.
Alleanza per l’infanzia evidenzia che, “anche nelle più ottimistiche ipotesi di attuazione di quanto previsto dal Pnrr per l’ampliamento dell’offerta di nidi”, “la grande maggioranza dei bambini, delle bambine e delle famiglie italiani resteranno esclusi da un supporto educativo nei primi 1.000 giorni, che, come peraltro ricordato dallo stesso ‘6° Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva’ e dal documento approvato dal Ministero della Salute e della conferenza Stato-Regioni all’inizio del 2020, rappresentano il periodo in cui sono maggiori le opportunità per garantire una crescita e uno sviluppo ottimale e prevenire, o ridurne gli effetti, situazioni di fragilità del contesto familiare”.
Alleanza per l’infanzia sottolinea che “i servizi educativi per la prima infanzia svolgono un ruolo importante anche nel sostenere le famiglie, facilitando la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro. La loro assenza, pertanto, compromette i diritti dei minori e incide sulle disuguaglianze che gravano in modo particolare sulle donne”.
Alla luce di tutto ciò Alleanza per l’infanzia esprime tutta la sua “preoccupazione” relativamente “alle mancate scelte che risultano nei Piani e nelle azioni adottate e chiede al Governo un atto di programmazione sostenuto da adeguate risorse, che tenga conto delle necessità che ogni famiglia con bambine e bambini piccoli vive giornalmente”.

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