“Non dimenticare questa parola: custodire”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, ricevendo in udienza i membri della Fondazione Rete mondiale di preghiera per il Papa. “Questo – ha proseguito Francesco – è opera dello Spirito Santo: non c’è cammino del cuore con Cristo senza l’acqua viva dello Spirito Santo”. “Sono contento che abbiate accolto con gioia l’enciclica Dilexit nos, sull’amore umano e divino del Cuore di Cristo”, l’omaggio di Francesco: “In essa trovate il nutrimento sostanzioso che alimenta la spiritualità del vostro apostolato. Mi piace che questa spiritualità voi la chiamiate ‘cammino del Cuore’. È il cammino di Gesù, del suo Cuore sacro, attraverso il mistero di incarnazione, passione, morte e risurrezione; ed è anche il cammino del nostro cuore, ferito dal peccato, che si lascia conquistare e trasformare dall’amore. In questo cammino del cuore ci guida, come sempre, la nostra Madre, Maria, che ci precede nel pellegrinaggio della fede e della speranza e ci insegna a custodire nel cuore le parole e i gesti di Gesù”. “Penso che la Rete mondiale di preghiera darà un contributo molto importante al Giubileo – ha concluso il Papa – aiutando le persone e le comunità a viverne lo spirito, come un cammino in cui si coniugano inseparabilmente preghiera e compassione, preghiera e vicinanza agli ultimi, preghiera e opere di misericordia”.