Società e informazione: Osservatorio Credem-Università Cattolica, indagine sulla formazione di un’opinione pubblica consapevole

“I risultati del monitoraggio dell’Osservatorio Opinion Leader 4 Future sui temi che le italiane e gli italiani considerano rilevanti ci restituiscono un quadro segnato da alcune disomogeneità, che corrono sia lungo l’asse generazionale, sia lungo l’asse del gender”. Lo ha dichiarato Mariagrazia Fanchi, direttrice dell’Alta Scuola in Media, comunicazione e spettacolo (Almed) dell’Università Cattolica di Milano durante l’evento, promosso dall’Osservatorio Opinion Leader 4, progetto che da un anno indaga sull’informazione consapevole nato dalla collaborazione tra Credem e Almed della Cattolica, nel quale sono stati presentati i risultati dell’indagine “Informazione consapevole e orientamento nella società: monitoraggio” realizzata su un campione di 5.000 persone rappresentativo della popolazione italiana. “Colpisce in particolare – ha aggiunto – l’attenzione crescente degli under 25 per la politica interna, rispetto alla vulgata che li vuole inconsapevoli o disinteressati; colpisce anche, assai meno positivamente, la scarsa attenzione delle donne per le stesse tematiche, che sembrerebbe corroborare uno schema (donna interessata ai temi della sfera privata, uomo interessato ai temi della sfera pubblica) che ci auguravamo ormai superato. Anche la differente attenzione verso la questione della violenza sulle donne, maggiore in queste ultime, segnala una divaricazione fra cittadine e cittadini che invita alla riflessione”.
Per Chiara Giaccardi, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi alla Cattolica, “la verità può essere ricercata, insieme, ciascuno con il suo contributo limitato e perciò bisognoso di quello di altri. Questo è il paradosso della verità: non possiamo mai possederla fino in fondo, eppure non possiamo mai smettere di cercarla”. Nel corso dell’vento, a cui ha partecipato anche Nello Scavo, giornalista di “Avvenire”, sono intervenuti rappresentanti di Credem. “Da sempre siamo convinti che la missione di un’istituzione come la nostra non sia solo tutelare il risparmio e sostenere i progetti di famiglie ed imprese, ma anche agevolare iniziative che possano contribuire al miglioramento della società sostenendo in questo caso la ricerca, in modo particolare quella universitaria”, ha spiegato il vicedirettore generale, Giuliano Cassinadri. “La creazione di valore e benessere sostenibili nel tempo per i clienti, le nostre persone, gli azionisti e la collettività rappresenta il percorso di sviluppo del nostro Gruppo e l’attività dell’Osservatorio si inserisce perfettamente in questa dinamica”, ha continuato. Secondo Luigi Ianesi, responsabile delle Relazioni esterne della banca, “iniziativa dopo iniziativa ci rendiamo sempre più conto di quanto ci sia voglia di parlare di informazione, dei meccanismi che la regolano e la governano e soprattutto che tanti soggetti hanno voglia di fornire un proprio contributo che arricchisca il dibattito”. “È con questo spirito – ha concluso – che stiamo lavorando affinché questa iniziativa sia un polo di attrazione ed aggregazione ancora più ampio per persone entusiaste di partecipare ad un progetto di divulgazione su tematiche, ribadisco, decisive per la vita di tutti”.

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