Domenica delle Palme: mons. Muser (Bolzano), “vogliamo la pace, a cominciare nei nostri cuori”

Le Palme sono “una delle giornate più belle e colorate dell’anno liturgico, con tanti bambini, genitori e nonni che contribuiscono a questa atmosfera di festa simboleggiata dai ramoscelli di ulivo”. Ma la Domenica delle Palme è anche una giornata segnata dalla tensione di due esclamazioni opposte: osanna e crocifiggilo. “Noi oggi quando e per quale Gesù ci decidiamo? Siamo con lui quando fa e dice solo quello che vogliamo sentire, o vogliamo veramente seguire Gesù sul suo cammino anche quando ci provoca, quando dice cose che non ci piacciono?”. Lo ha detto ieri il vescovo di Bolzano-Bressanone, mons. Ivo Muser, prima della messa nella Domenica delle Palme, a Bressanone, dove è iniziata con la tradizionale processione nella piazza antistante il duomo cittadino. Lì il vescovo ha benedetto i coloratissimi rami di ulivo portati poi a casa dai bambini e dalle famiglie quale simbolo di pace. La processione è arrivata in duomo, dove si è celebrata la .essa con la lettura della Passione.
Muser ha ricordato poi che anche quest’anno la festività delle Palme “è segnata dalle immagini disumane che ci arrivano ogni giorno dall’Ucraina e dalla Terra Santa”. “Queste guerre non voglio finire. E noi con la processione dei rami di ulivo vogliamo mandare un segnale: vogliamo seguire Gesù sulla sua via, una via della non violenza. Vogliamo la pace, a cominciare nei nostri cuori, nelle nostre famiglie, nella nostra terra e tra le varie comunità linguistiche. La processione delle Palme di oggi è quindi consapevolmente anche una professione di pace”.

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