Clima: Unicef, 45 milioni di bambini a rischio di crisi multiple in Africa orientale e meridionale

Mentre un’ondata di calore e la siccità flagellano l’Africa orientale e meridionale, l’Unicef lancia l’allarme per la terribile situazione delle comunità vulnerabili sotto il peso del cambiamento climatico. In questa regione, 45 milioni di bambini affrontano crisi multiple, accentuate dal cambiamento climatico: epidemie di colera, malnutrizione, siccità e inondazioni. Il fenomeno El Niño del 2023-24, uno dei più forti mai registrati, ha aggravato una situazione già difficile, con siccità e piogge irregolari che hanno colpito l’agricoltura e aumentato le epidemie. “La crisi climatica minaccia direttamente i bambini e le comunità dell’Africa orientale e meridionale. Elementi vitali per la sopravvivenza, come acqua pulita, cibo e sicurezza, sono compromessi dagli shock climatici. Le chiusure delle scuole compromettono l’istruzione. Le comunità agricole subiscono perdite, mettendo a rischio la nutrizione dei bambini o costringendoli al lavoro”, afferma Eva Kadilli, direttrice regionale dell’Unicef. Il Malawi ha dichiarato lo stato di calamità in 23 distretti a causa delle conseguenze di El Niño, coinvolgendo due milioni di famiglie. In Sudan del Sud, le temperature estreme hanno costretto alla chiusura delle scuole, coinvolgendo 2,2 milioni di studenti. In Zambia, l’emergenza nazionale per la siccità coinvolge 6,5 milioni di persone, mentre in Zimbabwe, la siccità ha portato a gravi problemi alimentari. In risposta, l’Unicef si impegna a garantire cure e alimenti ai bambini, proteggere l’istruzione durante le crisi e promuovere soluzioni idriche e sanitarie resilienti.

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