Terra Santa: Vita Consacrata, Patton (Custode) “I nostri voti sono una risposta e un impegno, restituzione e dono della nostra vita al Signore”

Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton (Foto: Custodia di Terra Santa)

“La nostra obbedienza allarga la nostra libertà e il valore della nostra volontà; la nostra povertà non è una privazione, ma una condivisione, una fonte di libertà, in un mondo in cui troppo spesso prevale l’egoismo; la nostra castità non è la privazione o la negazione dell’amore, ma una dilatazione della nostra capacità di amare per amare Dio con tutto il nostro cuore, e amare in Dio i nostri fratelli e sorelle e tutte le creature”. A ricordarlo è stato il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, celebrando ieri, nella sede della Custodia a Gerusalemme, la Festa della Presentazione di Gesù al Tempio, Giornata per la Vita Consacrata. Nell’omelia il Custode ha posto in evidenza due parole, risuonate nella Liturgia: offerta e luce. “La presentazione di Gesù Bambino – ha spiegato – è descritta come un’offerta, una consacrazione e un sacrificio. Allo stesso tempo è una dedizione completa alla volontà del Padre, la sua obbedienza non è un’obbedienza part-time ma un’obbedienza a tempo pieno”. “Con la nostra consacrazione – ha proseguito Patton – siamo chiamati a mostrare la stessa luce di Gesù. Dobbiamo essere umili, non dobbiamo presumere, non dobbiamo sostituirci a Gesù. Ma abbiamo ricevuto la chiamata ad essere ‘luce del mondo’. E noi dobbiamo illuminare i nostri fratelli e sorelle perché abbiamo ricevuto questo dono dallo stesso Gesù”. “I nostri voti sono una risposta e un impegno – come ci insegna san Francesco – restituzione e dono della nostra vita al Signore attraverso il dono di noi stessi ai fratelli”.

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