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Parlamento Ue: nuove norme anti-Slapp per proteggere media e attivisti dalle intimidazioni

(Strasburgo) Via libera dal Parlamento europeo alle nuove norme per proteggere i giornalisti e gli attivisti “da azioni legali vessatorie, volte a metterli a tacere”. L’emiciclo di Strasburgo ha approvato oggi – con 546 voti favorevoli, 47 contrari e 31 astensioni – una nuova direttiva, concordata con il Consiglio il 30 novembre 2023, che ha l’obiettivo di “garantire che le persone e le organizzazioni che lavorano su questioni di interesse pubblico, quali i diritti fondamentali, le accuse di corruzione, la protezione della democrazia o la lotta alla disinformazione, godano della protezione dell’Ue contro le cause legali strategiche tese a bloccare la partecipazione pubblica” (in inglese “strategic lawsuit against public participation” o Slapp). La protezione si applicherà a tutte le cause transfrontaliere, tranne quando sia il convenuto che il ricorrente provengono dallo stesso Paese dell’Unione in cui si trova il tribunale o quando il caso è rilevante solo per uno Stato membro. I deputati hanno ottenuto, durante i negoziati con i governi Ue, una maggiore protezione delle vittime grazie all’introduzione di due garanzie: l’archiviazione anticipata se la causa è infondata e la possibilità di imputare al ricorrente le spese processuali stimate, compresa la rappresentanza legale del convenuto, nonché il risarcimento dei danni. Il relatore Tiemo Wölken (Germania) ha dichiarato: “le cause Slapp sono una minaccia allo Stato di diritto e pregiudicano seriamente i diritti fondamentali alla libertà di espressione, di informazione e di associazione. Sono una forma di molestia legale e un abuso del sistema giudiziario, sempre più utilizzato da individui e organizzazioni potenti per evitare il controllo pubblico. Questa direttiva aiuterà a combattere le Slapp”.

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