Intelligenza artificiale: Aidda, “sfida per università, imprese e terzo settore, ma occorre sviluppare cultura etica e valoriale”

“Dal Forum economico di Davos è emerso che il maggior rischio nei prossimi anni sarà di natura tecnologica: l’intelligenza artificiale, se non governata, avrà effetti deleteri in termini di disinformazione. Anche per questo, come Associazione imprenditrici e donne dirigenti d’azienda, abbiamo organizzato un momento formativo con esperti del settore”. A dirlo è la presidente di Aidda, Antonella Giachetti, dopo l’incontro “L’Abc dell’intelligenza artificiale” svoltosi all’Università Bicocca di Milano.
Il professor Federico Cabitza, la dottoranda in Informatica Chiara Natali e Francesco Osborne (ricercatore Bicocca) hanno illustrato quali attività possono essere gestite efficacemente dalle attuali tecnologie che stanno rivoluzionando il processo decisionale e produttivo. Analizzati anche i rischi associati come il “bias”, la distorsione cognitiva derivante dai dati che può portare a decisioni discriminatorie, le sfide etiche dei sistemi non sempre trasparenti ed il fenomeno delle “allucinazioni”.
Per Giachetti è “necessaria una sinergia e collaborazione fra università, imprese e terzo settore per rispondere alle sfide che il mondo oggi presenta. Anche se al momento gli algoritmi non possono sostituire la valutazione e componente umana, i sistemi di Ia non garantiscono che chi li progetta si sia preoccupato degli effetti che possano avere sulle persone. Di fatto, si sta constatando un effetto di radicalizzazione del pensiero” che “sta portando ad una preoccupante contrapposizione muro contro muro” che incentiva “l’incapacità di dialogare”. Oltre a questo rischio, prosegue, “l’Ia potrebbe, poi, essere progettata sulla base di un interesse economico di pochi rispetto alla comunità” per “orientare le persone nel loro agire e pensare”. “Come Aidda – conclude la presidente – abbiamo sempre sostenuto che ad una sempre maggiore digitalizzazione va unito un rafforzamento della cultura umanistica, valoriale, etica. Il nostro progresso ha un limite che è quello del nostro sviluppo etico e spirituale”.

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