Repubblica Dominicana: San Cristóbal, 25 morti per esplosione di una zona produttiva e commerciale. Il cordoglio dei vescovi

Secondo quanto comunicato dalle autorità sanitarie della Repubblica Dominicana, sono 25 i morti, recuperati sul luogo del disastro o deceduti negli ospedali, in seguito a un’esplosione accaduta lunedì 14 agosto a San Cristóbal, nell’omonima provincia, nell’hinterland di Santo Domingo, a circa 24 chilometri dal centro della capitale. Nel sito interessato dall’esplosione erano attivi un negozio di ferramenta e una fabbrica di materie plastiche, dove si ritiene abbia avuto origine l’incidente, anche se le autorità non hanno finora rivelato alcuna ipotesi.
Sull’accaduto ha preso ieri posizione la Conferenza episcopale dominicana (Ced), con una dichiarazione firmata dal presidente, mons. Héctor Rafael Rodríguez Rodríguez, vescovo della Vega. “Uniamoci in preghiera affinché il Signore accolga i defunti nella Sua dimora; conceda forza a coloro che soffrono per la perdita dei propri cari e delle proprie cose; e affinché non ci siano altre vittime”, si legge nella nota.
Prosegue il vescovo: “Colgo l’occasione per invitare le agenzie di emergenza, le autorità responsabili della valutazione, del rilascio dei permessi, del monitoraggio e del controllo degli impianti di gas, delle fabbriche, delle stazioni di servizio e delle costruzioni di ogni tipo, a richiedere i requisiti pertinenti prima di rilasciare un permesso, in modo da non doverli attivare solo quando si verifica una tragedia. L’osservanza di questa prassi eviterà pianti, dolore, lutti, perdite di vite e di proprietà”.
Sull’accaduto è intervenuto anche mons. Víctor Masalles, vescovo di Baní, nel cui territorio diocesano è accaduta la tragedia: “Chiediamo a tutte le parrocchie della nostra diocesi di dedicare nelle celebrazioni eucaristiche dei suffragi per le anime scomparse in questa tragedia, di pregare per le loro famiglie, per i feriti e, in generale, per tutti coloro che sono stati colpiti in un modo o nell’altro. Vi invitiamo inoltre a compiere adeguati gesti di solidarietà con tutti gli abitanti di San Cristobal che sono stati direttamente colpiti”.
“Come Chiesa locale – informa il vescovo -, stiamo coordinando gli sforzi per offrire un accompagnamento spirituale e psicologico a chi ne ha bisogno e lo richiede. Comunicheremo a tempo debito i luoghi in cui verranno forniti questi servizi umanitari”.

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