Assunta: mons. Castellucci (Carpi), “festa del traguardo ma anche del cammino”

“Assunzione di Maria, festa del traguardo ma anche festa del cammino. È necessario amarli entrambi”. Ha scelto questa immagine il vescovo di Carpi Erio Castellucci per riflettere sul mistero dell’assunzione di Maria, la grande festa mariana che da secoli riunisce nel mezzo dell’estate il popolo di Dio. Nel saluto introduttivo il vicario generale, mons. Gildo Manicardi, ha ricordato che per la prima volta dopo il terremoto e la pandemia la processione si sarebbe svolta in modo integrale, secondo il tragitto e le modalità precedenti il 2012. Dopo la santa messa il vescovo ha guidato la processione per le vie del centro storico, presenti anche le autorità civili e militari, con il gonfalone della città di Carpi. “La processione che abbiamo vissuto rappresenta l’uno e l’altro perché la nostra vita è cammino verso il traguardo. Se non ci fosse la meta, la nostra vita sarebbe un vagabondaggio, un girare a zonzo, senza uno scopo; e chi la vive così, o meglio quando la viviamo così, ci rendiamo conto che non ha senso”. “Non ha senso vivere come dei vagabondi, senza una meta – ha aggiunto il presule nell’omelia -: allora si sente il bisogno di stordirsi, di pensare ad altro e non si sopporta più la vita, c’è bisogno di qualche alternativa, di qualche dipendenza. D’altra parte, anche vivere protesi verso la meta senza amare il cammino, senza assaporare la gioia del percorso, ma avvertendo il percorso solo come un peso, è di nuovo una vita senza significato. Diventa una corsa, una corsa per consumare dei traguardi, una corsa per raggiungere sempre nuove mete, ma così si dimentica la bellezza della strada. È necessario che ci siano entrambi: il traguardo e il cammino; è necessario che li amiamo entrambi. Per questo oggi noi festeggiamo il traguardo, l’Assunzione di Maria, il punto di arrivo, ma festeggiamo anche il cammino”.

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