Diocesi: mons. Spinillo (Aversa), “beato è chi crede senza vedere”

“Ad otto giorni dalla celebrazione della Pasqua, abbiamo ancora davanti agli occhi i grandi segni di tutto il percorso vissuto: la lavanda dei piedi, la passione, la crocifissione, la resurrezione”. Lo ricorda mons. Angelo Spinillo, vescovo di Aversa, in un video messaggio nel quale commenta il Vangelo di domenica 19 aprile, seconda Domenica di Pasqua. Tra questi segni, evidenzia il presule, “di grande importanza è anche l’ultima cena, nella quale Gesù istituisce l’eucaristia, donandoci la nuova ed eterna alleanza”. E, aggiunge, “proprio la comunità dei primi cristiani, nata da quest’alleanza, è al centro del brano del Vangelo di domenica 19 aprile 2020: i primi discepoli di Gesù condividono il dono della parola, spezzano insieme il pane, diventano collaboratori di Dio nella redenzione dell’umanità. E a Tommaso Gesù annunzia un grande insegnamento: ci salva e ci trasforma ciò in cui crediamo, non ciò che vediamo”. Il vescovo conclude: “Beato è chi crede anche senza vedere”.

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