Memoria: Gariwo, a Milano da domani al 20 la rassegna “Il Cinema dei Giusti”

Con la rassegna cinematografica “Il Cinema dei Giusti” organizzata in collaborazione con Anteo Palazzo del Cinema, da domani al 20 febbraio, Gariwo propone al pubblico milanese cinque “Storie di coraggio e di resistenza, dal genocidio armeno al tempo presente” portando sul grande schermo la memoria di conflitti passati e recenti.
“Attraverso i film in programma ripercorreremo l’esperienza di due genocidi del Novecento, il fenomeno del fondamentalismo religioso e la tragedia della guerra civile, mettendo in risalto i personaggi che in ogni vicenda reagiscono opponendosi alle persecuzioni e difendendo la propria o l’altrui libertà, l’autonomia di pensiero e la dignità umana: i Giusti”, spiega una nota di Gariwo.
A loro, infatti, è ispirato l’impegno di Gariwo, che da vent’anni lavora con educatori, insegnanti e studenti nelle scuole e nelle università per diffondere il messaggio dei Giusti attraverso la didattica e le iniziative realizzate negli oltre 130 Giardini dei Giusti creati in Italia e nel mondo. Gariwo ogni anno celebra il Giorno della Memoria e la Giornata dei Giusti dei Giusti dell’umanità 6 marzo, divenuta solennità civile in Italia dal 2018.
Il primo appuntamento è per domani, domenica 16 febbraio, alle ore 10.30. La volontà di sopravvivere e fare nascere una figlia in una città sotto assedio è il tema del documentario “Alla mia piccola Sama”, realizzato dalla giovane siriana Waad Al-Khateab assieme a Edward Watts, che apre la rassegna con la presentazione di Marta Serafini della Redazione Esteri del Corriere della Sera.
Lunedì 17 febbraio, alle ore 19.30, sarà proiettato il film di Abderrahmane Sissako “Timbuktu”, introdotto da Anna Pozzi, giornalista di Mondo e Missione. La pelliccola parla deI contrasto tra un potere imposto dall’esterno e fine a se stesso (i jihadisti) e gli abitanti di un’antica città sahariana in Mali, che cercano di resistere e difendere la loro dignità.
La ricerca delle proprie origini e dei propri familiari da parte di un sopravvissuto al genocidio armeno è il filo che guida il protagonista del film di Fatih Akin “Il padre”, in un viaggio dalla Mesopotamia agli Stati Uniti per rintracciare le sue due figlie, incontrando persone che lo aiutano e altre persone malvagie. Il film sarà presentato, martedì 18 febbraio, da Pietro Kuciukian, console onorario della Repubblica d’Armenia.
Il coraggio di Jan Zabinski, direttore dello zoo di Varsavia dal 1929, e della moglie Antonina che salvarono oltre duecento ebrei facendoli segretamente uscire dal ghetto di Varsavia e nascondendoli nelle cantine retrostanti le gabbie degli animali, è narrato ne “La signora dello zoo di Varsavia” di Niki Caro, introdotto, mercoledì 19 febbraio, da Francesco Cataluccio, giornalista e scrittore.
Infine, giovedì 20 febbraio, a concludere il ciclo sarà “Gli Invisibili” di Claus Rafle: le vicende di quattro tra i circa 7.000 ebrei rimasti a Berlino dopo che la capitale tedesca era stata dichiarata “liberata dagli ebrei” il 19 giugno del 1943, e che entrarono in clandestinità assumendo false identità e vivendo nel continuo timore di essere scoperti. Il film sarà presentato da Gabriele Nissim, presidente di Gariwo.

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