Diocesi: mons. Brambilla (Novara), andare “oltre il benessere che ci sta tutti narcotizzando”, altrimenti “diventiamo anche noi oggetti da vendere o comprare”

“La preghiera è il luogo dove si educa il desiderio di Dio! Il desiderio di Dio è la sorgente del desiderio dell’altro, perché non sia solo la saturazione del nostro bisogno. I beni, l’istruzione, la scuola, il lavoro, il divertimento, l’incontro con gli altri non sono solo il tappo del nostro bisogno, ma aprono il cuore al desiderio con cui noi forgiamo il domani, costruiamo il futuro, generiamo la vita e doniamo sogni ai nostri figli”. Lo ha evidenziato, oggi, il vescovo di Novara, mons. Franco Giulio Brambilla, nel Discorso di San Gaudenzio, durante la celebrazione per il patrono della diocesi e della città di Novara.
“Oggi – ha ammesso il presule – sono preoccupato soprattutto di questo: non riusciamo a risvegliare nei nostri giovani il desiderio di vivere, perché noi per primi non siamo capaci di aprire il cuore al desiderio di Dio! Se essi ci guardano e ci osservano, vedono che viviamo solo di cose, ma se ci affidiamo solo alle cose, diventiamo anche noi oggetti da vendere o comprare, non persone da stimare e amare”. E ancora: “Sono preoccupato perché non ci sentiamo più uomini e donne spirituali, ma, senza questa dimensione della vita, moriremo anche noi con tutte le nostre cose materiali. Per questo ho scritto quest’anno una lettera sulla vita spirituale (mi ha molto consolato sapere che un ragazzo di diciott’anni l’ha letta tutta da solo): se volete star bene, non riempitevi di beni, ma cercate quel bene che si trova solo là, in quel ‘luogo deserto’, dove anche Gesù si è rifugiato sul far del mattino della sua prima giornata fra noi. Là egli ci dice anche oggi: ‘Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!'”.
Mons. Brambilla ha conluso: “Egli è venuto per indicarci questo ‘altrove’, che va oltre il benessere che ci sta tutti narcotizzando. È l’altrove che si trova nel bene di quella Parola che sola dà senso al nostro desiderio: il desiderio di amore, di stima, di attenzione, di prossimità, di amicizia, di compassione, di perdono, di accoglienza, di fiducia, di ripresa, di vita nuova, di speranza!”.

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