“Il grande influencer è Dio, Dio che è amore, per compiere la trasformazione, il rinnovamento, la santificazione, la salvezza dell’umanità”. Con queste parole il card. Luis Antonio Tagle ha indicato, durante la messa giubilare in San Pietro in occasione del primo Giubileo dei missionari digitali e degli influencer cattolici, la direzione profonda della missione degli influencer cattolici, chiamati a modellarsi sull’agire stesso di Gesù. “Attraverso l’amore, Dio non ci ha inviato un messaggio di testo o un’email o un documento: Dio, invece, ci ha inviato suo Figlio, il Verbo di Dio, che è diventato umano affinché avessimo la vita”. “Gesù non è un volto o una voce generati da un programma digitale: è l’immagine del Dio invisibile, generato prima di ogni creatura. L’amore non può essere generato da un algoritmo: solo la persona divina con un cuore umano può amare divinamente e umanamente, producendo un cambiamento profondo e duraturo”. Secondo Tagle, la missione digitale non si esaurisce nella comunicazione, ma risponde a una logica incarnata: “Come siamo stati influenzati dall’amore di Dio, così dovremmo influenzare gli altri attraverso l’amore di Dio”.
Nel cuore dell’omelia, il porporato ha lanciato un’immagine molto significativa: quella di Lazzaro, chiamato da Gesù a uscire dal sepolcro. “Quando accoglierai Gesù, sarai un influencer che porta la voce di Gesù affinché le persone possano uscire dalle loro tombe”. Ha aggiunto: “Lazzaro è già morto da quattro giorni quando Gesù lo chiama: ‘Lazzaro, vieni fuori’. Lui esce, sente, è vivo”. È questo, ha sottolineato, il compito del missionario digitale: “Portare la voce di Gesù affinché le persone possano uscire dalle loro tombe”. Un richiamo forte a un’influenza che non intrattiene, ma risveglia. “Pongo questa domanda: permetteremo che l’acqua e il sangue di Gesù, versati per amore per noi, siano il vero fluido di influenza che lavi via ogni iniquità, falsità, ingiustizia, pregiudizio, manipolazione, violenza?”, ha concluso il cardinale, affidando ai missionari digitali il compito di far fluire l’amore salvifico di Dio nel cuore del mondo.