Commissione Ue: relazione sullo stato di diritto. “Traiettoria positiva sebbene in alcuni Stati membri permangano situazioni gravi”

(Photo European Commission)

“Una cosa è chiara: lo Stato di diritto è la pietra angolare delle nostre democrazie. Ma è anche parte integrante del futuro delle nostre economie e della sicurezza dell’Europa. Affinando i nostri strumenti, come la relazione sullo Stato di diritto, non stiamo solo difendendo i nostri valori fondamentali, ma stiamo anche costruendo fiducia, attirando investimenti e alimentando la crescita. Il rispetto dello Stato di diritto non è facoltativo, ma è l’unica opzione”. Lo afferma a Strasburgo Henna Virkkunen, vicepresidente della Commissione con delega alla democrazia, nel giorno in cui l’Esecutivo Ue pubblica la sua sesta relazione annuale sullo Stato di diritto, che esamina gli sviluppi in materia di Stato di diritto in tutti gli Stati membri. La relazione sullo Stato di diritto contribuisce, secondo la Commissione europea, “alla resilienza della democrazia, della sicurezza e dell’economia europee in un contesto globale in cui il rispetto dei diritti fondamentali e dei sistemi democratici è sempre più sotto pressione”. La relazione non riguarda solo 27 Stati membri, ma comprende anche gli sviluppi in Albania, Montenegro, Macedonia del Nord e Serbia. “La relazione di quest’anno conferma che vi è una traiettoria positiva in molti Stati membri, in quanto sono state portate avanti importanti riforme nei quattro settori chiave oggetto della relazione: giustizia, lotta alla corruzione, libertà dei media e bilanciamento dei poteri istituzionali. Sebbene in alcuni Stati membri permangano sfide e in alcuni casi la situazione sia grave, l’impegno generale rimane forte e gli Stati membri hanno dato seguito, in tutto o in parte, a un numero considerevole di raccomandazioni del 2024”.

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