“Antonio Rosmini e il senso dell’umano nella odierna società tecnologica” è il titolo del Simposio Rosminiano che si terrà presso il Palazzo dei Congressi di Stresa (Vb) da oggi pomeriggio all’11 luglio. L’incontro analizzerà l’impatto dell’intelligenza artificiale sul pensiero umano, mettendo a confronto esperienze e punti di vista diversi.
I Simposi Rosminiani mettono al centro di un dialogo, aperto e generativo, temi urgenti della contemporaneità sui quali riverbera il pensiero visionario di Antonio Rosmini, filosofo e teologo (Rovereto 1797 – Stresa 1855) che alla riflessione sulla natura umana, la conoscenza, il dialogo tra libertà e moralità, ha dedicato la più parte della sua opera.
Quattro giorni di incontri con docenti e professionisti di diverse discipline: Filosofia, Storia, Matematica, Bioetica, Psicologia, Teologia, Informatica, i cui interventi sono rivolti a un pubblico non esclusivamente accademico, ma anche di liberi pensatori, appassionati di cultura e conoscenza.
Il Simposio nella sua quarta giornata dedica un approfondimento a Michele Federico Sciacca (1906 – 1975) di cui ricorre il 50° della scomparsa. Filosofo, saggista e docente noto per il suo contributo alla filosofia contemporanea, in particolare nel campo della metafisica, dell’etica e della filosofia della religione, qui viene ricordato per aver dedicato gran parte del suo lavoro a diffondere il pensiero di Rosmini, con numerosi saggi e opere che lo collegavano alle questioni filosofiche e culturali del XX secolo. In particolare l’opera L’uomo, questo “squilibrato” sarà al centro delle riflessioni dei relatori chiamati a confrontarsi sull’attualità della lezione sciacchiana.
Dichiara Eduino Menestrina, direttore del Centro internazionale di studi rosminiani: “Auspichiamo che il tema di questo Simposio generi una discussione profonda sul valore dell’uomo all’interno di questa società sempre più tecnologica e altrettanto bisognosa di ricercare valide prospettive rivelatrici dell’autentico senso della vita umana”.
“La scelta di dibattere un tema tanto attuale e disorientante quale il rapporto tra intelligenza umana e intelligenze artificiali – dichiara Samuele Francesco Tadini, referente scientifico del Centro Internazionale Studi Rosminiani – sottolinea la vocazione del nostro Centro Studi che muove dall’approccio alla conoscenza di Antonio Rosmini per rendere la sua eredità una parola tuttora viva e ispiratrice”.
Per quanto riguarda la giornata conclusiva del Simposio, prosegue Tadini, “abbiamo deciso di dedicare una ‘giornata ricordo’ a Michele Federico Sciacca, il grande filosofo italiano che ha avuto il merito di far entrare in dialogo con la filosofia rosminiana moltissimi esponenti del pensiero novecentesco, istituendo corsi e promuovendo studi e pubblicazioni. La stessa Edizione Nazionale e Critica delle Opere Edite ed Inedite di Antonio Rosmini, iniziata nel 1975 e conclusasi nel 2023, fu possibile grazie alla promozione fatta da Sciacca”.