Commissione Ue: Semestre europeo, sfide economiche e sociali. Valutazione squilibri macroeconomici. In Italia “vulnerabilità rilevanti”

La Commissione ha valutato l’esistenza di squilibri macroeconomici nei 10 Stati membri selezionati per gli esami approfonditi nell’ambito della relazione 2025 sul meccanismo di allerta. “Mentre gli andamenti economici dell’ultimo anno hanno contribuito ad attenuare alcuni squilibri in diversi Stati membri, la crescente incertezza nel mutevole contesto commerciale sta aggravando i rischi”, è l’annotazione della Commissione. L’Estonia non presenta squilibri in quanto “le vulnerabilità relative al deterioramento della competitività di prezzo e di costo e ai prezzi delle abitazioni sembrano attualmente contenute”. Cipro è riclassificato come “Paese che non presenta squilibri”, in quanto “le vulnerabilità legate al debito estero e privato stanno diminuendo”. La Germania è inoltre riclassificata come Paese che non presenta squilibri, in quanto “le vulnerabilità connesse all’ampio avanzo delle partite correnti sono diminuite nel corso degli anni e sono stati recentemente annunciati progressi significativi sul piano delle politiche”. Ungheria, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Slovacchia e Svezia continuano invece a presentare squilibri, in quanto le loro vulnerabilità “rimangono complessivamente rilevanti”. La Romania presenta squilibri eccessivi a causa dell’ampliamento dei disavanzi di bilancio e delle partite correnti.
Nell’ambito del Semestre europeo 2025, la Commissione propone orientamenti aggiornati per le politiche degli Stati membri a favore dell’occupazione, nell’ambito della convergenza sociale (qualità ed equità sociale). “L’istruzione è fondamentale per disporre di una forza lavoro qualificata e, soprattutto, rafforza anche società sane e democrazie funzionanti”, vi si legge.

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