Associazioni: Assisi, l’11 e il 12 giugno il primo Congresso di Auser Rete nazionale

L’11 e il 12 giugno si terrà ad Assisi il primo Congresso di Auser Rete nazionale, un appuntamento per tracciare gli impegni futuri dell’associazione e rafforzare il legame con le comunità e i territori.
“Abbiamo scelto di tenere il nostro Congresso ad Assisi, città simbolo della pace, del dialogo, della fratellanza e dell’amore tra i popoli – sottolinea il presidente nazionale Domenico Pantaleo –. I valori di Auser sono radicalmente alternativi alle guerre e alla sete di dominio sul mondo che le causano. La pace è fondamentale perché senza di essa non ci può essere giustizia sociale ma solo morte, distruzione e odio che cancellano l’umanità”.
“Questo primo Congresso di Auser Rete nazionale – prosegue Pantaleo – segna un momento importante per Auser: per la prima volta, le diverse articolazioni della rete si riuniscono in un’unica assise per discutere temi strategici, condividere buone pratiche e consolidare una visione comune sul ruolo del volontariato e sulle politiche per l’invecchiamento attivo. Una grande Rete nazionale che intende essere una infrastruttura sociale e politica in grado di mettere in relazione le azioni che sviluppiamo sui territori con una visione di cambiamento per cancellare le tante disuguaglianze presenti”.
Il titolo scelto – “Comunità, giustizia sociale, passione” – richiama l’identità profonda di Auser come realtà radicata, inclusiva e dinamica, impegnata da 35 anni nella promozione dell’invecchiamento attivo.
L’Auser – più di 260.000 soci, oltre 30 mila volontari e 1685 sedi tra strutture ed affiliate – è oggi un’unica grande rete nazionale promossa e partecipata dall’Auser Odv – Associazione nazionale Ets e dall’Auser Aps – Associazione per l’invecchiamento attivo Ets, enti che affiliano nell’intero territorio nazionale tutte le associazioni Auser di volontariato e di promozione sociale.
Fra i temi al centro del dibattito del Congresso Auser la transizione demografica e le politiche per l’invecchiamento attivo. “Vogliamo ragionare sulla qualità dell’intera vita delle persone – afferma Pantaleo – e la vecchiaia rappresenta una stagione in cui riscoprire interessi e coinvolgimento e non è semplicemente il momento conclusivo dell’esistenza, da vivere spesso in solitudine. Invecchiare attivamente significa essere protagonisti, moltiplicare le relazioni tra le persone, tra generazioni, tra culture e sensibilità diverse. Il valore della cura da considerare non solo in termini sanitari o socio-sanitari ma come diritto a una migliore qualità della vita”.
Sono attesi oltre 300 fra delegati e invitati provenienti da tutte le regioni italiane, previsti gli interventi di ospiti istituzionali e di personalità impegnate nel campo della solidarietà e della partecipazione civica. Il Congresso si concluderà con l’elezione dei nuovi organismi dirigenti e l’approvazione del documento programmatico che guiderà le attività dei prossimi anni.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa