Una preghiera per i morti in carcere si è svolta ieri sera nella Basilica di Santa Maria in Trastevere su iniziativa della Comunità di Sant’Egidio. Presieduta dal parroco, mons. Marco Gnavi, sono stati ricordati “108 vite spezzate dalla disperazione, mentre almeno 2.262 sono state salvate in extremis da compagni di cella o da agenti. E questo – ha detto il sacerdote – è avvenuto da gennaio 2024 ad oggi”. Queste vite, queste donne e questi uomini “interrogano la nostra preghiera e chiedono che questa sera si accenda una luce pasquale di resurrezione, per chi ci ha lasciato e per tutti quelli che sono rimasti. Che conoscano e infine possano vivere la Pasqua. Gesù ce li restituisce come fratelli e come sorelle. Le sue piaghe sono le loro piaghe, quelle del fisico, dell’anima, della mente che nell’abbandono diviene preda della divisione”, ha sottolineato mons. Gnavi ricordando che sono 6mila le persone detenute nel nostro paese che hanno una diagnosi psichiatrica grave, e 15mila quelle che fanno uso di psicofarmaci. “Dio non tollera lo strapotere del male, per questo ha inviato suo figlio e per questo si fa trovare in carcere, perché anche da qui inizi la rivoluzione del Vangelo, e la sua compassione sia viva ovunque”, ha detto mons. Gnavi: “ecco il riscatto offerto da Gesù stesso, la conversione di tutti all’amore, la liberazione dal male, una giustizia misericordiosa, la protezione dei più deboli e a difesa della dignità di tutti. E il perdono, per chi se ne fa mendicante disperato, e non sa a chi chiederlo e come offrirlo”. Quanta “sorpresa – ha quindi aggiunto – nel vedere risorgere la speranza quando si è ascoltati e abbracciati, anche all’interno di una cella. E anche quando sei stato ferito dal male o hai ferito, Gesù ci aiuta a rialzarci. La mano di un amico, lo sguardo capace di cogliere l’abisso dell’anima e il pensiero dolente, sono un primo bagliore di vita che spezza il buio. Sono il primo passo di un cammino che Gesù vuole di liberazione piena e che deve e ha bisogno di proseguire”.

Foto Comunità S. Egidio