Servizi educativi 0-6 anni: Alleanza per l’infanzia, “sei proposte concrete al Governo per tener conto delle necessità delle famiglie con bambini piccoli”

Alleanza per l’infanzia ritiene “indispensabile il rafforzamento del sistema integrato 0-6”, come del resto prevede l’atto di indirizzo 2025 del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
Perciò Alleanza per l’infanzia avanza “sei proposte concrete, chiedendo al Governo un atto di programmazione sostenuto da adeguate risorse, che tenga conto delle necessità che ogni famiglia con bambine e bambini piccoli vive giornalmente”.
la prima proposta è il “supporto al consolidamento del sistema integrato 0-6 e suo raccordo con il sistema scolastico, per esempio mediante forme di valutazione della qualità dei servizi offerti, a partire da un curricolo verticale, come previsto dalla Raccomandazione dell’Unione europea del 2022 sulla revisione degli obiettivi di Barcellona per il 2030”.
La seconda è la “gratuità o forte riduzione dei costi per i posti disponibili nei servizi per l’infanzia per i bambini da 0 a 3 anni, anche attraverso accordi specifici con le Regioni, sul modello di quanto già avviene ad esempio nella Regione Toscana”.
La terza il “sostegno deciso alla diffusione di servizi 0-3 nelle aree meridionali del Paese, mediante la promozione di accordi tra scuole statali e enti locali per la costituzione di poli infanzia 0-6”.
La quarta la “revisione radicale delle Indicazioni nazionali 2025 con l’inclusione dei servizi 0-3, evitando, sia per i nidi sia per la scuola dell’infanzia, forme di scolarizzazione precoce e la disciplinarizzazione dei campi di esperienza loro rivolti”.
La quinta l'”armonizzazione delle politiche sociali di conciliazione con quelle educative per i bambini e le bambine da 0 a 3 anni e per le loro famiglie, mediante previsione dell’estensione dei servizi educativi in accordo con il termine del congedo parentale di entrambi i genitori, in modo da favorire l’entrata o la permanenza nel mercato del lavoro dei genitori, così come già avviene in molti Paesi”.
La sesta il “ripristino della Commissione 0-6, mediante nomina di rappresentanti del mondo accademico, dell’associazionismo e degli enti locali, a garanzia della qualità di sistema”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Diocesi