Ascolto minori: Con i Bambini, presentato il lavoro creativo “Nessuna paura sono un uragano” per riempire la realtà con i sogni degli adolescenti

L’attenzione al benessere psicologico e la necessità di un ascolto attivo degli adolescenti, già evidente da anni ed esploso con il Covid, emergono con forza anche dai dati e dalle testimonianze dirette di ragazzi e ragazze nell’ambito della campagna “Non sono emergenza”, promossa da Con i Bambini nell’ambito del Fondo che accompagna il cantiere educativo del Bando BenEssere.
E proprio da un confronto aperto con un gruppo di ragazzi sono nate due idee di comunicazione promosse con la campagna: le “panchine verdi”, luogo di ascolto e simbolo del contrasto al disagio degli adolescenti in corso di collocazione nei luoghi di socializzazione dei giovani grazie alla rete di partner della campagna, e le “cartoline speciali” inviate da ragazzi a loro stessi da grandi per riempire la realtà con i loro sogni e speranze. Dalla loro elaborazione creativa curata dall’artista Claudio Beorchia è nata “Nessuna paura sono un uragano”, una grande chat virtuale dal futuro sotto forma di video e opuscoli con i messaggi degli adolescenti condivisi attraverso centinaia di cartoline speciali. “A distanza di 10 anni dall’invio delle cartoline, i ragazzi – diventati adulti – si sono ritrovati in una grande chat virtuale per raccontarsi come stanno, dove sono, cosa fanno e quali traguardi hanno raggiunto”.
Come evidenziano anche i dati dell’indagine Con i Bambini-Demopolis, “in Italia resta troppo debole ed intermittente l’ascolto alle esigenze di bambini ed adolescenti. In un Paese che non riesce a dimostrarsi a misura di bambini e ragazzi, in assenza di adeguate politiche di perequazione sociale e di supporto allo sviluppo dei minori, si dilatano le distanze anche fra i più piccoli”.
“Gli italiani – spiega il direttore dell’Istituto Demopolis, Pietro Vento – ritengono che oggi le opportunità dell’istruzione non siano oggi garantite equamente per tutti nel nostro Paese: spesso con livelli di qualità differenti e con forti divari, anche in seno ai medesimi contesti regionali ed urbani. Appena il 9% crede che la scuola assicuri occasioni eque per tutti”.
Non a caso, nella percezione del 77% degli intervistati, “le dinamiche di povertà educativa minorile, nel nostro Paese, si sono esacerbate nell’ultimo triennio e plebiscitaria è la valutazione di quanto sia preoccupante oggi nel Paese. La gravità attribuita dagli italiani alla diffusione del fenomeno della povertà educativa raggiunge oggi il 92%”.
Coerentemente, per l’opinione pubblica si dimostrano fondamentali gli interventi di contrasto al fenomeno ed il ruolo della comunità educante: il 90% degli intervistati ne afferma l’assoluta importanza.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Europa