(Strasburgo) Ultima giornata di lavori a Strasburgo per gli eurodeputati riuniti in sessione plenaria. Dopo che ieri, mercoledì 22 gennaio, è stata approvata a larga maggioranza una risoluzione contro il presidente bielorusso Alexander Lukashenko e le ingerenze elettorali nel Paese (429 pareri positivi, 205 contrari e 23 astensioni), questa mattina l’emiciclo è tornato al voto, esprimendosi su diverse questioni. Largo successo per la proposta di risoluzione sulla repressione sistematica dei diritti umani in Iran, legata in particolare ai casi di Pakhshan Azizi e Wrisha Moradi, oltre alla presa in ostaggio di cittadini europei: il testo è stato approvato con 556 voti positivi, 6 contrari e 42 astensioni. A tenere banco anche il caso Boualem Sansal: l’Eurocamera ha votato con 533 sì, 24 no e 48 astensioni alla proposta di risoluzione sulla vicenda dello scrittore franco-algerino detenuto in Algeria. Ferma condanna poi alle azioni messe in atto dalla Russia nei confronti dell’Ucraina: l’emiciclo ha votato per riconoscere la disinformazione e la falsificazione storica utilizzata da Mosca per giustificare la sua guerra di aggressione contro Kiev. La proposta è stata approvata con 480 voti positivi, 58 contrari e 48 astensioni. Infine, il voto sulla situazione in Venezuela dopo l’usurpazione della presidenza del 10 gennaio 2025, nell’ambito delle accuse a Nicolas Maduro e del riconoscimento di Edmundo Gonzalez Urrutia come legittimo presidente: 374 i pareri positivi, 53 i contrari e 163 le astensioni.