“Il Giubileo può essere per ciascuno l’occasione di una ripartenza, il momento giusto per ricalcolare il percorso della propria vita, individuando le tappe fondamentali da non perdere e quelle che invece potrebbero diventare un ostacolo per il raggiungimento della meta”. Ne è convinto il Papa, che ricevendo in udienza i presidenti e i direttori della Federazione Automobile Club d’Italia (Aci) ha affermato che “non siamo fatti per stare fermi, ma siamo sempre in ricerca, in cammino verso la destinazione”. “E quello che rimane fermo, il cuore fermo, succede come con l’acqua: l’acqua ferma è la prima a imputridirsi”, ha aggiunto a braccio. “La cosa più importante nel pellegrinaggio è stabilire la meta e compiere tutti i passi necessari a raggiungerla, senza farsi distrarre lungo il cammino, senza disperdere preziose energie in obiettivi secondari, senza quel girovagare che per scoprire e vedere tutto finisce col dimenticare la meta”, l’indicazione di rotta del Papa. “Delle volte si cade in un labirinto e si dimentica una meta: il girovagare nella vita”, ha proseguito a braccio: “Il pellegrinaggio comporta il rischio di sbagliare strada, di trovarci in difficoltà o di sentirci perduti”. “La destinazione – ha precisato Francesco – non è una meta qualsiasi, ma una meta di condivisione, di fratellanza e di gioia per quanto possibile in questo mondo, con le sue luci e le sue prove, aperti a una felicità definitiva in compagnia di Gesù, di Maria e di tutti i santi. Quindi, mai scoraggiarsi, ma ripartire sempre”.