“Ribadiamo la nostra solidarietà ai vescovi e ai fedeli dell’Africa, che offrono al mondo una profonda testimonianza di rispetto per la vita e la dignità umana in mezzo a conflitti in corso”. Lo afferma il vescovo A. Elias Zaidan, presidente del Comitato per la giustizia e la pace internazionale della Conferenza episcopale degli Stati Uniti. “Nel 2025 – scrive in una nota – milioni di nostri fratelli e sorelle nel continente africano vivono sfollati, costretti a fuggire a causa di conflitti, persecuzioni religiose ed etniche, difficoltà economiche e crisi ambientali”. Il vescovo richiama le violenze che continuano a colpire Sudan, Sud Sudan, Somalia, Etiopia, Repubblica Democratica del Congo, Nigeria e la regione del Sahel, dove “cristiani, musulmani e altri credenti sono sempre più bersaglio di campagne di massacri, rapimenti e deportazioni”. In particolare, mons. Zaidan ricorda le stragi di civili cristiani avvenute negli ultimi mesi in Nigeria e nell’est del Congo. “Preghiamo – prosegue – perché funzionari di governo e persone di ogni fede possano collaborare per una pace duratura”, e ribadisce che “gli aiuti umanitari internazionali sono essenziali per sostenere questi sforzi”. In unità con la Chiesa in Africa, il vescovo invoca la Regina della Pace “perché conforti le vittime e doni a tutti il coraggio di costruire la pace”. Infine, cita Papa Leone XIV: “Ogni comunità diventi una ‘casa di pace’, dove si impara a disinnescare l’ostilità con il dialogo, a praticare la giustizia e custodire il perdono”.