Diocesi: mons. Pellegrini (Concordia-Pordenone) a novelli sacerdoti, “non si è preti da soli, amicizia con Cristo fondamento del ministero”

Ordinazione presbiterale, questa mattina, nella cattedrale di Concordia Sagittaria, dove il vescovo Giuseppe Pellegrini ha consacrato due giovani del Seminario di Pordenone: Marco Puiatti della parrocchia di Azzano Decimo e Riccardo Mior della parrocchia di Tamai. Hanno partecipato alla celebrazione, riferisce la diocesi, una buona rappresentanza del presbiterio diocesano e una grande folla di parenti, giovani e amici dei due nuovi sacerdoti. Il vescovo, rivolgendosi a loro e a tutta la comunità durante la celebrazione, ha parlato dei tre pilastri della vocazione sacerdotale. “Un annuncio rinnovato e universale”: partendo dal brano degli Atti degli Apostoli, il vescovo ha sottolineato “l’urgenza di una fede capace di parlare all’oggi: anche noi siamo chiamati all’inculturazione della fede nella nostra modernità. La Parola è per tutti, senza preferenze né confini”. “L’amore come segno distintivo”: meditando sul Vangelo di Giovanni, mons. Pellegrini ha indicato “l’amicizia con Cristo come fondamento del ministero. Non vi chiamo più servi, ma amici”. L’amore vero, ha aggiunto, “non si misura: è senza limiti e senza riserve”. Ed è questo amore che rende liberi e fecondi nel servizio. Terzo pilastro, “la fraternità presbiterale. “Non si è preti da soli”, ha affermato. “La costituzione di un presbiterio è condizione perché l’amicizia porti frutto durevole”. Solo insieme si supera la tentazione del protagonismo e si testimonia una Chiesa unita nell’amore. Infine, il vescovo ha consegnato ai preti novelli le parole di Papa Leone: “Offrite a tutti l’amore di Dio, senza sentirvi superiori al mondo. Siate preti gioiosi”, capaci di “offrire a tutti l’amore di Dio” senza chiusure né protagonismi, entrando con fiducia nel presbiterio diocesano.

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