“L’esperienza della missione fa parte della mia vita, e non solo in quanto battezzato, come per tutti noi cristiani, ma perché come religioso agostiniano sono stato missionario in Perù, e in mezzo al popolo peruviano è maturata la mia vocazione pastorale”. Lo ha raccontato il Papa, nell’udienza concessa in Aula Paolo VI agli Officiali della Curia Romana, ai dipendenti della Santa Sede, del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e del Vicariato di Roma. “Non potrò mai ringraziare abbastanza il Signore per questo dono!”, ha esclamato Leone XIV: “Poi, la chiamata a servire la Chiesa qui nella Curia Romana è stata una nuova missione, che ho condiviso con voi in questi due anni. E ancora la continuo e la continuerò, finché Dio vorrà, in questo servizio che mi è stato affidato”. Nel discorso, il Pontefice ha sottolineato “la dimensione missionaria della Curia e di ogni istituzione legata al ministero petrino”, su cui “ha insistito molto Papa Francesco, che, coerentemente con il progetto enunciato nell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium, ha riformato la Curia Romana nella prospettiva dell’evangelizzazione, con la Costituzione apostolica Praedicate Evangelium”.