Papa Francesco: L’Osservatore di strada, “grazie perché ci hai fatto sentire la tenerezza, la vicinanza, la misericordia di Dio”

“Grazie, Papa Francesco! Ci hai fatto sentire la tenerezza, la vicinanza, la misericordia di Dio”. Si apre così l’editoriale del numero che L’Osservatore di strada, il mensile de L’Osservatore Romano concepito con e per gli ultimi, dedica oggi al Pontefice, firmato dalla redazione del periodico. “Grazie! Per quanto la parola che raccoglie in sé la gratitudine sia tra le più belle che un essere umano possa pronunciare, non basta e non può bastare per dire la nostra riconoscenza”.

“Ci hai avvolti più volte nel tuo abbraccio – prosegue l’editoriale –. In diverse occasioni hai offerto agli ultimi, agli invisibili la tua carezza, il vigore della tua stretta di mano, il sorriso di chi è consapevole che il male esiste, ma il Bene è più forte”. “La morte non è un punto di arrivo – scrive Ciro Salvucci –. Papa Francesco, ora che sei salito in cielo vorrei dirti grazie. Grazie per tutto, grazie per le tue rivoluzioni, per le tue benedizioni, grazie per essere stato presente in ogni parte del mondo, grazie per aver fatto l’impossibile”. “Ti ho conosciuto, Papa Francesco, quando, con la tua immensa umiltà, hai voluto incontrare noi persone senza dimora che scriviamo su questo giornale che hai voluto perché potessimo gridare la nostra disperazione e la nostra speranza e chiedere un po’ di aiuto, in un mondo dove nessuno ascolta gli ultimi – racconta Domenico Cococcia –. Semplicemente, con la tua parola e la tua presenza rassicurante, hai saputo darci dignità. Per noi senza dimora hai incarnato la speranza, ci hai ridato la voglia di sognare, di ricominciare”. “Ricordo il tuo sorriso e la tua stretta di mano in occasione della Giornata mondiale dei poveri dello scorso novembre, quando ero seduta al tuo stesso tavolo per il pranzo. È stata una gioia grande – scrive Lia Salvati –. Ci mancheranno il tuo sorriso, il tuo sguardo e la tua fede profonda fatta di gesti significativi. Fino alla fine, sei voluto stare tra la tua gente per un ultimo abbraccio”.

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