La Federazione internazionale dei ministranti (Coetus Internationalis Ministrantium, Cim) ha eletto ieri mons. Klaus Krämer (Rottenburg-Stoccarda) come nuovo presidente dell’organizzazione, durante l’assemblea generale annuale tenutasi presso l’arciabbazia ungherese di Pannonhalma. Succede al cardinale Jean-Claude Hollerich (arcivescovo di Lussemburgo), che ha guidato il Cim per sei anni. Krämer porta con sé una pluriennale esperienza nel lavoro della Chiesa mondiale: come ex presidente dell’organizzazione missionaria per bambini “Die Sternsinger – I Cantori della Stella” e di Missio Aachen, si è impegnato per lo scambio internazionale e la promozione della pastorale giovanile. Per lui è particolarmente importante continuare a rafforzare il Cim come “piattaforma di incontro internazionale per i ministranti di tutto il mondo”: “Il servizio dei ministranti è un segno prezioso di una Chiesa viva – nella liturgia, ma anche oltre. Questo servizio mette in contatto i giovani di tutto il mondo. Essi sperimentano la comunità non solo in occasione di grandi eventi come il pellegrinaggio internazionale a Roma, ma anche negli incontri personali in cui entrano in contatto diretto tra loro. Oggi più che mai è importante creare spazi in cui i giovani possano incontrarsi e crescere nella fede”. Krämer, dopo la sua elezione ha ribadito che per lui la promozione è un argomento molto importante. Il suo predecessore, card. Hollerich, ha plasmato il Cim per sei anni e più di recente ha accompagnato il pellegrinaggio internazionale dei chiericcheti a Roma nell’estate del 2024, con circa 50.000 chierichetti e chierichette che si sono recati in piazza San Pietro per la messa e l’udienza speciale con Papa Francesco. Sotto la sua guida, il Cim ha promosso la creazione di una rete internazionale di chierichette in tutto il mondo e ha ripetutamente sensibilizzato i ministranti d’ambo sessi circa l’importanza del loro servizio nel contesto della Chiesa universale.