Nicaragua: il vescovo Álvarez a Ewtn, “non mi sento esiliato, ma liberato e in diaspora. Mi sono ripreso al 90%”

Il vescovo di Matagalpa, mons. Rolando Álvarez, ha raccontato i giorni trascorsi in carcere e il suo processo di recupero un anno dopo essere stato bandito dal Nicaragua dalla dittatura di Daniel Ortega e Rosario Murillo.
“Sono arrivato a Roma a meno zero, meno zero in tutte le mie capacità psicologiche, psichiatriche, emotive, affettive, sentimentali, morali, spirituali, fisiche, somatiche. Ora, a distanza di un anno, posso dire di essermi ripreso al 90%”, ha affermato mons. Álvarez, in un’intervista rilasciata all’emittente cattolica statunitense Eternal word television network (Ewtn). nella quale parla del suo processo di recupero dopo il suo esilio a Roma, che ha fatto seguito alla lunga detenzione in Nicaragua, sotto il regime di Daniel Ortega e Rosario Murillo.
“Non mi sento esiliato, ma liberato e in diaspora. Nella diaspora la fede cresce sempre e la speranza si rafforza – ha detto ancora -. Sono un vescovo per la Chiesa universale, cioè sono stato ordinato vescovo per Matagalpa, sono il capo visibile di Matagalpa e amministratore apostolico di Estelí e continuerò ad esserlo fino a quando Dio lo vorrà”.

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