Venezuela: liberato l’attivista Carlos Correa. Attacchi ai sacerdoti dal numero 2 del regime Cabello

Le autorità venezuelane hanno rilasciato il più conosciuto dei detenuti politici arrestati in queste settimane, l’attivista e presidente dell’ong Espacio Público Carlos Correa. “Il rilascio è avvenuto nelle prime ore del mattino – fa sapere l’ong -, non abbiamo accesso al suo fascicolo né a ulteriori informazioni. Anche così, confermiamo che ha avuto misure cautelari che non conosciamo con precisione. È stato trattenuto nella sede del Sebin (il servizio di intelligence, ndr) a El Helicoide, dopo che ci era stato ripetutamente negato dove si trovasse e quali fossero le informazioni sulla sua situazione”. Conclude la nota: “Continuiamo a chiedere che i suoi diritti umani siano pienamente rispettati e garantiti, così come continua più che mai il lavoro dell’organizzazione nel Paese”. Tra i detenuti, da due mesi, anche il cooperatore italiano Alberto Trentini. Ieri intanto il numero due del chavismo, Diosdado Cabello, ministro dell’Intero e della Giustizia, ha attaccato frontalmente i sacerdoti, durante un programma televisivo andato in onda mercoledì. Secondo Cabello, i sacerdoti “non rispettano coloro partecipano alla messa, credono che alla messa partecipino solo persone squallide (cioè dell’opposizione, ndr)”. E ha poi aggiunto: “Voi non avete un telefono per parlare con Dio, il popolo ha il telefono per parlare con Dio”.

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