Sono stati annunciati questa mattina a Roma, presso l’“Esperienza Europa” dedicata a David Sassoli, i temi al centro della prossima plenaria del Parlamento europeo, in programma a Strasburgo da lunedì 20 a giovedì 23 gennaio. Fra i punti più caldi dell’agenda Ue, la presentazione delle priorità della presidenza polacca del Consiglio, con il primo ministro Donald Tusk atteso in aula insieme alla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. La sicurezza in Europa sarà il tema al centro dell’attuale semestre a guida polacca, quando a tenere banco sarà il discorso intorno alla difesa comune e alla spesa militare. Questioni geopolitiche in agenda in emiciclo: lunedì 20 a Washington prenderà ufficialmente il via l’amministrazione di Donald Trump e Strasburgo affronterà le implicazioni strategiche ed economiche nell’ambito delle relazioni Ue-Usa, senza dimenticare i teatri di guerra internazionale in Ucraina e Medio Oriente, con il recente accordo di tregua lungo la Striscia di Gaza.
All’ordine del giorno della plenaria figura inoltre l’applicazione di regole digitali a tutela della democrazia, altro tema rilevante alla luce delle recenti dichiarazioni sulle elezioni in Germania da parte del ceo di X, Elon Musk, e di quanto accaduto in Romania, dove le elezioni sono state sospese a causa delle interferenze attraverso il social network Tik Tok.
Si parlerà poi di ambiente e cambiamento climatico, disinformazione, ruolo della criminalità organizzata nel traffico di migranti e verrà infine affrontata la vicenda dei servizi segreti ungheresi, accusati di aver spiato i funzionari Ue che indagavano sulle frodi a Budapest.
Oltre a Carlo Corazza, direttore dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia, erano presenti in videocollegamento gli eurodeputati Alessandra Moretti (S&D), Pietro Fiocchi (Ecr), Ignazio Marino (Verdi) e Valentina Palmisano (The Left), che hanno commentato i temi in agenda.
“Bene l’accordo a Gaza, ma restano preoccupazioni sugli ostaggi di Hamas e sul genocidio lungo la Striscia, con oltre 60mila vittime”, ha detto Moretti. “A questo si aggiungono 15mila bambini mutilati, una ferita irrimediabile”, ha aggiunto Marino. Sempre sul tema, Palmisano si è detta “amareggiata” per l’assenza di una risoluzione parlamentare sull’offensiva israeliana, “giusta per restituire trasparenza ai cittadini”. Riflettendo sulla convivenza istituzionale tra i due Donald, l’americano Trump e il polacco Tusk, Fiocchi ha invece sottolineato il “peso decisivo del prossimo semestre europeo” nell’ottica dell’aumento delle spese militari.
Incalzati dalle domande degli studenti presenti a Esperienza Europa, su questo argomento gli eurodeputati concordano riguardo l’opportunità di ottimizzare le spese per gli armamenti, uniformando le forniture negli Stati membri in modo da ridurre i costi in termini di approvvigionamento e ricerca e destinare così più risorse alla spesa sociale e sanitaria.