Parlamento Ue: via libera al Patto per migrazione e asilo. Assemblea divisa. Metsola, “abbiamo fatto la storia”

(Foto Parlamento europeo)

Il Parlamento europeo ha appena approvato a maggioranza (in qualche caso dividendosi in due) i dieci testi legislativi che compongono il nuovo patto per la migrazione e l’asilo e subito si registrano i commenti politici. Primo fra tutti quello della presidente dell’Assemblea, Roberta Metsola, che afferma: “Storia fatta. Abbiamo creato un solido quadro legislativo su come gestire la migrazione e l’asilo nell’Unione europea. Sono passati oltre dieci anni di lavoro ma abbiamo mantenuto la parola data”. E parla di “equilibrio tra solidarietà e responsabilità”.
Esulta anche Manfred Weber, capogruppo dei popolari: “La politica migratoria dell’Ue viene posta su basi nuove e migliori. L’Unione è in grado di agire. Una buona giornata per l’Europa”.
Di tutt’altro parere Philippe Lamberts, capogruppo dei Verdi, che hanno votato contro: “Il Patto sulla migrazione e l’asilo aggraverà i problemi esistenti, concentrandosi in modo sproporzionato sulla deterrenza e sulla riduzione dei diritti, anche attraverso la detenzione diffusa di persone e bambini. Questo patto delegherà sempre più responsabilità ai Paesi terzi e assegnerà più risorse ai governi autocratici. Le nuove norme sull’asilo trasferiranno la responsabilità del trattamento di alcune domande di asilo al di fuori dell’Ue”.

I gruppi politici si sono in alcuni casi divisi al loro interno. Così i componenti Pd del gruppo Socialisti e democratici affermano: “Oggi abbiamo dato un voto contrario all’accordo sul Patto sulla migrazione perché il compromesso raggiunto è caratterizzato non soltanto da gravi e inaccettabili manchevolezze sul versante dei diritti umani ma anche dal punto di vista degli interessi specifici dell’Italia. Non è il superamento del sistema di Dublino per cui abbiamo lavorato in questi anni, che avrebbe dovuto alleggerire la pressione sui Paesi di primo ingresso” e “non rafforza il sistema d’asilo europeo”. Fra l’altro “il nuovo regolamento Eurodac introduce l’obbligo di dati biometrici a partire dai 6 anni, schedando come fossero criminali le persone che arrivano”.
Favorevole il commento della commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, che afferma: “Il voto di oggi al Parlamento europeo è un grande risultato. Potremo tutelare meglio le nostre frontiere esterne, i vulnerabili e i rifugiati, rimpatriando rapidamente coloro che non hanno diritto a restare”.
Il collega commissario Margaritis Schinas sottolinea: “Dopo quasi un decennio di stallo il Parlamento europeo ha adottato il Patto su migrazione e l’asilo, riforma completa delle leggi sull’immigrazione. L’Europa gestirà la migrazione in modo ordinato e alle nostre condizioni”.

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