Fine Ramadan: mons. Massaro (Avezzano), “uniamoci nella corale richiesta di spegnere il fuoco dell’odio, della violenza e delle guerre”

“Le cause delle guerre in corso sono sempre le stesse: il desiderio di egemonia degli esseri umani, gli interessi economici del mercato delle armi e le tristi ambizioni geopolitiche di predominio, con conseguenze tragiche per migliaia di sorelle e fratelli che vivono e muoiono in condizioni difficilissime. Grazie a Dio, l’Onnipotente, anche il desiderio di pace è profondamente radicato in ogni donna e uomo di buona volontà. Pur con alcune differenze, entrambi i nostri credi religiosi riconoscono l’essenzialità della formazione delle coscienze al valore assoluto della vita e della pace. Per questo motivo, come credenti non dobbiamo mai stancarci di formare le coscienze e di essere testimoni di speranza. Uniamoci, dunque, nella corale richiesta di spegnere il fuoco dell’odio, della violenza e delle guerre”. Questo l’invito del vescovo di Avezzano, mons. Giovanni Massaro, nel messaggio inviato alla comunità islamica a conclusione del mese di Ramadan.
“Vi giungano gli auguri miei e della Chiesa diocesana per la festa dell’Eid al-Fitr”, ha scritto il presule, sottolineando che “gli auguri scambiati durante le festività rafforzano le nostre già buone relazioni”. “Quest’anno, purtroppo, sia la Quaresima sia il Ramadan sono stati segnati da un numero crescente di conflitti, che Papa Francesco, nel suo instancabile servizio in favore di tutta la famiglia umana, ha definito come ‘una guerra mondiale a pezzi’”, ha osservato il vescovo dei Marsi, augurando che “possano il digiuno, le elemosine e le preghiere praticate durante il Ramadan portare abbondanti frutti di pace e di speranza”.

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