Alcuni tocchi sulla Porta Santa di San Pietro, prima che i battenti si aprissero e spalancassero alla Chiesa l’Anno Santo 2025. Questo avveniva a Roma, il 24 dicembre, nella celebrazione con cui Papa Francesco ha dato ufficialmente avvio al Giubileo 2025, intitolato “Pellegrini di speranza”. Un Giubileo che – a differenza di quello straordinario del 2016 – non prevede l’apertura di “Porte Sante” nelle Diocesi del mondo, ma invita le stesse a celebrare con solennità, in loco, l’apertura dell’anno giubilare. Così avverrà anche a Udine, in cattedrale, domenica 29 dicembre, in contemporanea con le Chiese di tutto il mondo. Alle 16 l’arcivescovo, mons. Riccardo Lamba, presiederà il rito di avvio dell’Anno Santo, nel corso di una celebrazione eucaristica a cui sono invitati sacerdoti, religiosi e religiose, fedeli laici della Chiesa udinese.
“L’augurio è che il Giubileo possa portare un tempo di pace e riconciliazione”, afferma l’arcivescovo Lamba, ricordando il senso ultimo di un’iniziativa che la Chiesa vive ordinariamente ogni 25 anni. “Nella nostra arcidiocesi stiamo lavorando molto per offrire la possibilità di vivere pellegrinaggi, ma anche celebrazioni e carità. Il Giubileo assume maggior senso se è vissuto non da persone singole, ma insieme, con senso di comunità”, aggiunge.
Nella celebrazione del 29 dicembre a Udine, in accordo con quanto previsto dalla Santa Sede, la messa prenderà avvio in una chiesa diversa dalla cattedrale, per poi compiere un breve e simbolico pellegrinaggio verso la stessa. In particolare, a Udine il ritrovo di ministri e fedeli sarà presso l’oratorio della Purità, in piazza del Duomo: una chiesa vicinissima alla cattedrale, per permettere anche a persone anziane e diversamente abili di prendere parte alla processione. Dalla Purità i fedeli saranno accompagnati verso la cattedrale da salmi e litanie, in testa al corteo una croce con un crocifisso dorato che resterà esposta nel duomo udinese per tutto l’Anno Santo (la cattedrale infatti sarà una delle otto “chiese giubilari” dell’arcidiocesi di Udine). Alla venerazione della croce da parte dell’assemblea farà seguito la memoria del Battesimo. Dopodiché la celebrazione proseguirà con l’Eucaristia, la cui solennità sarà ulteriormente arricchita da letture e preghiere proclamate nelle diverse lingue dell’arcidiocesi udinese (italiano, friulano, sloveno, tedesco). Si professerà la fede con il Simbolo aquileiese. Ad animare la liturgia sarà la Cappella musicale della cattedrale di Udine. La celebrazione sarà trasmessa e commentata in diretta su Radio Spazio a partire dalle 15.45.