Domenica 29 dicembre anche per la Chiesa di Spoleto-Norcia, così come in tutte le diocesi del mondo, verrà solennemente avviato l’Anno giubilare del 2025: alle 16 l’arcivescovo, mons. Renato Boccardo, i presbiteri e i fedeli si ritroveranno nella chiesa di S. Filippo Neri a Spoleto per una statio di preghiera; poi, la processione fino alla cattedrale dove l’arcivescovo presiederà la celebrazione eucaristica. Sabato 4 gennaio, invece, mons. Boccardo avvierà l’Anno Santo nella casa di reclusione di Spoleto con una celebrazione eucaristica. Nella Chiesa di Spoleto-Norcia, informa l’arcidiocesi, durante il 2025 saranno diversi i momenti e le celebrazioni connessi con il Giubileo.
Quattro le chiese giubilari individuate sul territorio diocesano: sono la basilica cattedrale di Santa Maria Assunta in Spoleto, il santuario della Madonna della Stella in Montefalco retto dai Passionisti, la basilica di Santa Rita in Cascia retta dagli Agostiniani e il santuario di S. Francesco al Monteluco di Spoleto retto dai Frati minori. “I fedeli – viene ricordato in un comunicato – potranno ottenere l’Indulgenza giubilare se, individualmente o in gruppo, visiteranno devotamente questi luoghi sacri e lì, per un congruo periodo di tempo, si intratterranno nell’adorazione eucaristica e nella meditazione, concludendo con il Padre nostro, la Professione di fede e una invocazione alla Vergine Maria, Madre di Dio. Per facilitare l’accesso al sacramento della Penitenza, tutte le pievanie, i santuari e le altre chiese definiranno con ampiezza e comunicheranno opportunamente tempi e modalità di accesso alla Confessione sacramentale”.
Inoltre, durante la Quaresima dell’Anno Santo saranno in programma delle liturgie penitenziali per ricevere l’Indulgenza plenaria giubilare: il 9 marzo al santuario della Madonna delle Lacrime a Trevi; il 16 marzo al santuario di Santa Chiara della Croce a Montefalco; il 23 marzo nella Sala della Pace a Cascia; il 30 marzo nella chiesa di S. Giovanni Paolo II a Spoleto. Nel corso del Giubileo, poi, si terranno dei pellegrinaggi giubilari a livello di pievania verso dei luoghi significativi sul territorio diocesano, con il dono dell’indulgenza giubilare.