“Il pellegrinaggio è l’immagine adeguata per indicare il vostro itinerario formativo”. Lo ha detto il Papa, ricevendo in udienza la comunità del Seminario Maggiore interdiocesano di Santiago de Compostela, Tui-Vigo e Mondoñedo-Ferrol. “Come pellegrini, innanzitutto, sentiamo una chiamata che ci spinge ad uscire da noi stessi”, ha spiegato Francesco nel suo saluto in spagnolo: “Poi ci lanciamo nell’avventura e cominciamo a camminare, in differenti tappe e momenti, e alla fine raggiungiamo la meta”. “Questo succede anche nella formazione al sacerdozio, il cui obiettivo è imparare ad essere pastori del popolo di Dio, pastori formati secondo il cuore di Cristo, umile e misericordioso”, ha detto il Papa, esortando i presenti a ricordarsi che “in questo cammino non siete soli: non abbiate paura di aprire il cuore al Signore e di lasciarvi accompagnare da lui, affinché modelli le vostre vite”. “Non dimenticate che lungo il cammino incontrerete tante persone diverse, alcune magari stanno attraversando momenti difficili, ferite, o non conoscono Dio”, l’appello finale di Francesco: “Siate testimoni per tutti della gioia del Vangelo, donate loro la tenerezza e la consolazione del Signore perché guariscano le vesciche del cammino. Non cessate di essere quelle ‘frecce gialle’ che, come san Giovanni Battista, puntano su Gesù e dicono a tutti, con la parola, ma anche e soprattutto con il loro stile di vita: “’Questi è l’Agnello di Dio’”.