Gaza: Oxfam, 500mila firme per chiedere un impegno per il cessate il fuoco e un incontro con il governo italiano

Emergency, Medici Senza Frontiere, Oxfam, l’associazione Fermatevi! e “#StopCrimesinPalestine” hanno organizzato oggi una conferenza stampa alla Camera dei deputati per denunciare il disastro umanitario e i crimini che si stanno consumando a Gaza, continuando a chiedere al governo italiano di lavorare per un cessate il fuoco immediato. “Lo scorso 25 novembre – spiegano i promotori – abbiamo chiesto un incontro alla presidente Meloni e al governo italiano per portare alla loro attenzione la strage quotidiana a Gaza e l’angoscia per le condizioni della popolazione civile espressa da oltre 500 mila cittadini e cittadine che hanno firmato i nostri appelli per il cessate il fuoco nei mesi scorsi. Non abbiamo ricevuto risposta, ma abbiamo convocato questa conferenza stampa per tenere viva l’attenzione su Gaza e chiedere al governo italiano di fare tutto ciò che è in suo potere per contribuire ad arrivare ad un immediato cessate il fuoco e fare pressione diplomatica, affinché Israele come forza occupante rispetti l’obbligo di garantire l’assistenza umanitaria e la protezione dei civili”. Nel documento congiunto le associazioni ricordano che “a Gaza si lotta per la sopravvivenza. Gli attacchi incessanti e il collasso delle infrastrutture sanitarie e civili hanno reso insostenibile ogni aspetto della quotidianità: acqua pulita, cibo, rifugi sicuri ed elettricità sono un miraggio. Strade, palazzi, moschee, edifici pubblici sono ridotti in macerie. Sono oltre 44.700 i morti, a causa di bombardamenti, esplosioni, proiettili, ma nessuno sa quanti in questi mesi hanno perso la vita perché non hanno avuto accesso alle cure di cui avevano bisogno; più di 106 mila i feriti dichiarati finora”. “Non possiamo restare in silenzio di fronte a questa tragedia: è urgente agire per salvare vite umane” concludono le associazioni che chiedono che “si interrompa l’export di armi verso Israele – rispettando la legge 185/90 e il Trattato sul Commercio delle Armi (Att) – e maggiore trasparenza, rendendo pubblica la lista degli armamenti e di componenti inviati dopo il 7 ottobre 2023, relativi a licenze precedentemente approvate. Chiediamo ancora che il Governo italiano rispetti gli obblighi giuridici derivanti, anche per l’Italia, dal diritto internazionale generale, in tema di autodeterminazione e di rispetto di diritti umani fondamentali, nonché gli obblighi di prevenzione previsti dalla Convenzione sul genocidio. Infine facciamo appello per la sospensione dell’accordo di associazione tra l’Ue e Israele – che è basato sul rispetto dei diritti umani – e il riconoscimento del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese, perché solo così si potrà portare la pace in tutto il Medio Oriente”.

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