Sta per alzarsi il sipario sull’edizione 54 del Forum economico mondiale di Davos (15-19 gennaio). Il tema sarà “Ricostruire fiducia”, snocciolato in oltre 200 eventi, trasmessi anche in streaming dalla cittadina svizzera. Nell’elenco degli invitati, rappresentanti di oltre 100 governi, di organismi internazionali, di oltre 1000 imprese partner, leader della società civile, esperti, imprenditori sociali, giovani e giornalisti. Tra i “big” della politica mondiale figurano i nomi di Li Qiang, premier cinese, il presidente francese Emmanuel Macron, quello argentino Javier Milei, il primo ministro coreano Han Duck-soo, insieme a quello spagnolo Pedro Sánchez, Volodymyr Zelenskyy, presidente ucraino, e il primo ministro dell’Iraq Mohammed Shyaa Al Sudani, quello giordano Bisher Hani Al Khasawneh. Kenia, Libano, Mongolia, Polonia, Serbia, Singapore, Sri-Lanka, Tailandia, Vietnam saranno rappresentati da presidenti o primi ministri. Nell’elenco degli invitati anche il presidente d’Israele Isaac Herzog, il segretario di Stato americano Antony Blinken e poi Onu, Nato, Fmi, Omc, Oms, tutti rappresentati ai massimi livelli. Sul fronte europeo sarà presente la presidente della Commissione Ursula von der Leyen (che interverrà all’apertura ufficiale del forum, il 16 gennaio), e sarà accompagnata da diversi commissari (Valdis Dombrovskis e Maroš Šefčovič, Věra Jourová e Dubravka Šuica, e poi Paolo Gentiloni, Stella Kyriakides, Kadri Simson, Iliana Ivanova e Wopke Hoekstra) chiamati per intervenire in panel e conferenze nei loro rispettivi ambiti di responsabilità (dall’ambiente all’innovazione, dal commercio alla sanità, fino all’intelligenza artificiale).