Diocesi: Milano, due iniziative per la pace. Nuova edizione dei “dialoghi di pace” e veglia di preghiera a Rho

“In un contesto segnato da guerre e tensioni internazionali prosegue l’impegno della Chiesa di Milano per invocare il dono della pace e sensibilizzare sul tema”. Due le iniziative a livello diocesano in programma nei prossimi giorni, esplicitate in una nota diffusa dalla Curia ambrosiana. A partire da domenica prossima prende il via l’edizione 2024 dei “Dialoghi di pace”: “una proposta in cui meditazione, musica e preghiera si fondono nel (ri)leggere il messaggio del Papa per la Giornata mondiale della pace, quest’anno dedicato al tema dell’intelligenza artificiale”. Avviati nel 2007, in collaborazione con numerose associazioni e istituzioni religiose e della società civile, gli incontri dei “Dialoghi di pace” si svolgeranno in tutte le sette zone pastorali della diocesi ambrosiana. All’appuntamento del 9 febbraio a Cinisello Balsamo sarà presente anche l’arcivescovo, mons. Mario Delpini. “Pensati come tempo di riflessione rivolto anche a non cattolici e non credenti”, i “Dialoghi di pace” si basano su “una formula facile da riproporre grazie ai materiali messi a disposizione e liberamente utilizzabili. Infatti sono numerose le repliche autonomamente organizzate in ogni decanato (così come in altre diocesi di Lombardia e d’Italia) che ogni anno arricchiscono il calendario iniziale”.
La seconda iniziativa diocesana, promossa dal Servizio per la Pastorale sociale e del lavoro della diocesi, in collaborazione con Caritas Ambrosiana, Azione cattolica, Associazione Libera, Oblati missionari di Rho e decanato di Rho, prevede una veglia di preghiera il 31 gennaio, alle ore 21, nel Santuario della Beata Vergine Addolorata di Rho. A presiedere la serata di preghiera, ispirata sempre dal Messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale della pace, sarà mons. Luca Bressan, vicario episcopale per la cultura, la carità, la missione e l’azione sociale. “Questo evento segna la conclusione del Mese per la pace – spiega don Nazario Costante, responsabile del Servizio per la Pastorale sociale e del lavoro –, coincidendo con la memoria di san Giovanni Bosco, autentico ‘costruttore di pace’ che ha vissuto in un’epoca caratterizzata da notevoli cambiamenti e profonde ferite sociali dovute a molteplici povertà e disagi, ha incarnato i valori fondamentali di carità, pietà e amore. Questi principi, ancora oggi, devono costituire la base della nostra società, fungendo da guida anche per la sfida dell’innovazione tecnologica e i suoi processi educativi”.

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