Pasqua: p. Patton (Custode), “in quell’istante di luce c’è l’inizio di una nuova creazione, di un mondo nuovo e di una nuova umanità”

“Seminare speranza”: è l’augurio di Pasqua che il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, lancia oggi direttamente dall’edicola del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Il luogo della tomba vuota dove, dice il Custode, “mi sono chiesto più volte: cosa è successo nella notte tra il Sabato Santo e la domenica di Pasqua? Come è avvenuta la risurrezione di Gesù, che è il fondamento della nostra fede e della nostra speranza?”. “Nell’ora più buia della notte – afferma padre Patton – immagino che in un istante tutto cambia. È come un lampo. Le bende che legavano il corpo di Gesù improvvisamente si sciolgono. Il lenzuolo che lo avvolgeva si affloscia sulla pietra, improvvisamente svuotato del suo contenuto. E il sudario resta lì quasi sospeso a ricordarci che copriva un volto”. “In quell’istante di luce – aggiunge il francescano – c’è l’inizio di una nuova creazione, di un mondo nuovo e di una nuova umanità. Percepisco che questa tomba è la porta della vita perché qui Gesù è entrato nell’abisso della morte e l’ha trasformato nel passaggio alla vita in Dio”. Tuttavia, ammette il Custode, “il mondo in cui viviamo sembra ancora travolto dalla potenza del male, della violenza, dell’odio e della morte”. Lo testimoniano “le guerre e le ingiustizie, le diseguaglianze economiche e il cinismo dell’indifferenza di fronte ai disastri naturali, che continuano a causare morte e disperazione”. Lo si vede “nelle ideologie che giustificano le discriminazioni, l’uso brutale della violenza, la cancellazione della dignità della persona umana, lo sterminio di interi popoli. Lo vedo – sottolinea padre Patton – nell’odio che continua a essere seminato a piene mani dentro i solchi della storia e della nostra umanità, anche qui in Terra Santa”. “Eppure – conclude il messaggio – in quel lampo di luce che segna il passaggio dalla notte del mondo a un mondo nuovo vedo che tutto questo è già vinto. Sento rinascere nel cuore la speranza, una speranza più forte di ogni opposta evidenza. Una speranza più forte dell’esperienza cruda del male. Buona Pasqua da Gerusalemme! Che il Signore risorto porti speranza a ciascuno e ciascuna di voi, renda chiara anche la notte che vi oscura il cuore e vi renda capaci di seminare speranza”.

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