Venerdì Santo: Grosseto, oltre mille persone alla Via crucis drammatizzata a Castiglione della Pescaia

Foto diocesi Grosseto

Una grande serata di fede, di devozione e di comunità quella vissuta la sera del Venerdi Santo a Castiglione della Pescaia, dove per la prima volta è stata vissuta la Via Crucis drammatizzata “con la stessa passione di Gesù”. Oltre 200 tra attori e comparse, più di un migliaio le persone intervenute per seguire quello che resta prima di tutto un momento di preghiera e di meditazione sulle ultime ore di Gesù, la sua passione e la sua morte sulla croce per la salvezza del mondo. La pioggia non ha scoraggiato tutti coloro che hanno dato vita a questa sacra rappresentazione- Con una sincronia perfetta, mentre la voce narrante ha detto che Cristo, dopo aver compiuto tutto, spirò, un tuono ha rombato nel cielo, rimandando così con la mente a quanto narrano i vangeli: alla morte di Cristo ci fu un grande temporale e un terremoto, mentre il velo del tempio si squarciò in due.
“Personalmente – dice il parroco, don Paolo Gentili – dico grazie a Dio di questa bellissima esperienza, che mi ha permesso, prima di tutto, di entrare ancor di più nella vita di questa comunità, nella quale sono arrivato poco più di un anno fa, ma dalla quale mi sono sentito subito accolto. Ho percepito fin da subito nella gente il desiderio di tornare a vedere la parrocchia come un punto di riferimento, un porto – per dirla in termini marinari – e quando, in occasione dell’Epifania, ho annunciato l’intenzione di realizzare la Via crucis drammatizzata, ho visto subito una reazione bella, cresciuta nei mesi successivi, fino al coinvolgimento davvero di tantissime persone. Spero e credo che in questo modo si sia potuto risvegliare un sentimento di appartenenza, anche alla comunità parrocchiale, che aveva bisogno di essere rivitalizzato”.
Tra i più emozionati sicuramente Emanuele Montefalchesi, docente e presidente della Cri di Castiglione della Pescaia, scelto per dare voce e volto a Gesù. “Cosa ho provato? Sicuramente freddo, tanto… In quei minuti interminabili, prima della deposizione, mi sono chiesto chi me lo avesse fatto fare, mi sono chiesto perché… Ma se Gesù ha sofferto molto più di questo per noi, noi potevamo sorreggere questa prova”. Soddisfazione anche dal sindaco Elena Nappi.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa