Venerdì Santo: mons. Fragnelli (Trapani), “la menzogna della guerra è diabolica”

“È sempre Lui, Gesù, il vero protagonista della processione. Gli altri siamo tutti strumenti, presi dalla volontà di bene e anche dai nostri vari, piccoli o grandi peccati. Anzitutto il peccato della grande menzogna, anzi delle grandi menzogne dei fratelli armati contro i fratelli”. Lo ha detto ieri sera il vescovo di Trapani Pietro Fragnelli, nell’intervento conclusivo alla processione dei Misteri. “La menzogna della guerra – ha affermato – è diabolica. Sempre. Anche nel 2023. E l’umanità tutta ne paga il prezzo!”.
La processione, ha proseguito, “mette in luce un altro tipo di peccato: quello di non saper amare davvero noi stessi. Finché non incontri davvero Colui che è sotto la vara della tua vita, non ti rendi conto che ‘amare sé stessi è molto più difficile di quanto si crede. È il principio della vera carità”, ha spiegato facendo sue le parole del poeta filosofo spagnolo Miguel de Unamuno. Ultimo peccato, “non saper trattare con i poveri. L’Addolorata ci fa da guida e maestra”. Maria “è amata da tutti i poveri, non tanto dai ricchi che l’adornano di cose preziose, pur utili. Maria è amata davvero dai poveri. Ogni persona oppressa guarda a Maria… Quando tutto manca e si è troppo infelici, il povero varca la porta della chiesa, tace e guarda la madre di Dio. Quale che sia l’ingiustizia subita, quale che sia la miseria, quando i figli soffrono… allora si guarda Maria, colei che è qui, senza lamenti e nella speranza”, e che “ascolta anche il non detto della nostra umanità”. Da Maria, infine, impariamo il senso profondo della “separazione” dal Figlio: “il significato teologico, oltre quello psicologico. La sua fede non muore, ma cresce. Maria custodì il Salvatore per tutta la sua vita e ancora in morte”, e dovette sperimentare “come Gesù, vivente del mistero di Dio, si distanziasse, crescendo, da lei”. Finché egli, da ultimo, “volle non esser neppure più suo figlio”. Ella però, “accettando la separazione in supremo gesto di pietà, si trovò, appunto per questo, nella fede, di nuovo accanto a lui”, ha concluso mons. Fragnelli.

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