Diocesi: Ferrara-Comacchio, la lettera dell’arcivescovo Perego alla comunità

“Stiamo concludendo un Anno pastorale che nella sua seconda parte è stato segnato profondamente dalla pandemia del Covid 19 e che, oltre a seminare paura, sofferenza e morte ha limitato ogni nostra celebrazione e attività, per tutelare la salute delle persone, rendendoci consapevoli della nostra debolezza, della nostra creaturalità”. Si apre così la Lettera di mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, ai presbiteri, ai diaconi, alle consacrate e ai consacrati, ai fedeli dell’arcidiocesi. Nel documento, pubblicato sul sito del settimanale diocesano “La Voce di Farrara-Comacchio” e con la data del 15 agosto, il presule ricorda il “lungo Sabato Santo” del lockdown che “non ci ha impedito, però, di cantare l’Exultet pasquale e di sentire la presenza del Signore nell’Eucaristia, anche se celebrata senza il popolo di Dio”, ed invita a continuare fino al 28 marzo 2021 la riflessione iniziata “sulla nuova geografia” dell’arcidiocesi, ormai strutturata “su tre livelli – parrocchie, unità pastorali, vicariati. La Tre giorni del Clero di settembre sarà, in tal senso, un appuntamento importante, così come la Giornata del laicato”.
Mons. Perego annuncia inoltre che dal 28 marzo 2021 – data in cui si celebrano gli 850 anni del “Miracolo eucaristico di Ferrara’ – inizierà la celebrazione di un biennio pastorale eucaristico (2021-2023) in preparazione alla visita pastorale nell’arcidiocesi che inizierà, spiega, “dal Vicariato foraneo di San Guido, Abate, per concluderla nel Vicariato urbano della Madonna delle Grazie. Presumibilmente la visita pastorale durerà quattro anni (2023-2027)”. Nei mesi di settembre-dicembre, prosegue, “sarò nelle diverse parrocchie per celebrare il sacramento della Confermazione, che abbiamo rimandato in ragione del Covid: sarà un’occasione per chiedere i doni dello Spirito Santo, per infondere coraggio e consolazione, fiducia e speranza. Avremo tra le mani uno strumento nuovo: la nuova edizione del Messale romano, per la preghiera liturgica comunitaria”. Di qui l’invito a preparare la comunità alle novità di questa nuova edizione “per favorire una partecipazione attiva e diffusa”.

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