Vescovi d’America: incontro a Tampa. Al centro del dibattito l’Amazzonia, le popolazioni indigene, i migranti e le crisi politiche

Con la preghiera del mattino e poi l’Eucaristia, entrambe presiedute da mons. Miguel Cabrejos Vidarte, presidente del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam), hanno preso il via ieri, nel centro di spiritualità Betania di Tampa, in Florida (Usa), i lavori nell’ambito dell’incontro dei vescovi della Chiesa in America (i rappresentanti di Stati Uniti, Canada e del Celam per l’America Latina e i Caraibi). L’assemblea si tiene quest’anno sotto il coordinamento del Celam. La prima parte della giornata è stata dedicata alla presentazione dell’esortazione apostolica post-sinodale “Querida Amazonia”; con un intervento in videoconferenza di Mauricio López, segretario esecutivo della Repam; si è parlato anche delle realtà delle comunità indigene in Canada e delle sfide pastorali per la Chiesa in quel Paese, un problema presentato da mons. Raymond Poisson, vice presidente della Conferenza episcopale del Canada.
Da parte sua, mons. José Horacio Gómez, presidente della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, ha presentato il tema dell’evangelizzazione negli Stati Uniti, parlando in particolare della sfida di accompagnare una pastorale per integrare gli immigrati. Ha poi accennato alle nuove modalità di approccio verso quei cattolici che nutrono sfiducia nella Chiesa e si allontanano da essa.
La prima giornata si è conclusa con la presentazione della crisi sociopolitica vissuta da alcuni Paesi dell’America Latina e dei Caraibi, effettuata dal sociologo Rodrigo Guerra, direttore del Centro di ricerca sociale avanzata.

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