Televisione: Rai Uno, i due nuovi episodi del “Commissario Montalbano” diretti da Luca Zingaretti. Degli Esposti: “Portiamo il film al cinema per realizzare un sogno di Camilleri”

(Foto: Duccio Giordano)

“Portiamo ‘Il Commissario Montalbano’ al cinema dal 24 al 26 febbraio. Un sogno che si realizza, un regalo per il nostro Andrea Camilleri”. Così ha sottolineato in conferenza stampa a Roma, oggi, il produttore Carlo Degli Esposti presentando i due nuovi episodi del “Commissario Montalbano”, in onda poi su Rai Uno il 9 e il 16 marzo: “Salvo amato, Livia mia” e “La rete di protezione”.
In particolare, “Salvo amato, Livia mia” avrà una distribuzione evento nei cinema italiani per tre giorni e gli incassi andranno in beneficenza all’Ospedale Spallanzani e ad altre associazioni benefiche. “Era stato Andrea Camilleri – ha rimarcato con emozione Degli Esposti – a confidarmi una volta che avrebbe tanto voluto vedere Montalbano sul grande schermo. Abbiamo attraversato un’estate difficile, quella del 2019, quando sono venuti a mancare sia Andrea sia un altro storico collega e amico, il regista della serie Alberto Sironi. Confesso che sento un vuoto, una chiara assenza… Mi mancano quei momenti di confronto settimanale. Ringrazio in particolare Luca Zingaretti per essersi messo in gioco anche come regista dei nuovi episodi, completando così il lavoro di Sironi”.
E Zingaretti, il volto magnetico del celebre commissario siciliano, ha aggiunto: “Ci siamo trovati in poco tempo senza il papà letterario di Montalbano e poi senza colui che ha saputo trasporlo sullo schermo. Sironi ha trasformato un materiale eccezionale, le pagine del maestro Camilleri, in un unicum in tv. E va ricordato anche lo storico scenografo Luciano Ricceri, che anche lui scomparso di recente. Dietro l’immagine di Vigata c’era lui. In tutto tre grandi uomini, che dobbiamo ricordare e festeggiare, perché hanno apprezzato, amato tanto la vita. Sforziamoci allora di ricordarli con un clima di festa”.
Concludendo, poi, Zingaretti ha precisato come è entrato nel progetto in qualità di regista: “Molti mi hanno chiesto cosa ci sia di mio in questi film tv. In verità ho cercato di non fare una mia regia, bensì di rispettare il lavoro di Sironi. Di mio qualcosa c’è ed è una malinconia dolce. È lo spirito con cui ho affrontato il set, il lavoro tra emozione e sofferenza. Dunque, una melanconica dolcezza…”.

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