All’inizio del 2025, il 51,7% degli stranieri residenti in Italia è cristiano, pari a circa 2,8 milioni di persone. Di questi, 1,5 milioni sono ortodossi (28,5%), 900mila cattolici (16,6%), 143mila evangelici (2,6%), 92mila copti e 135mila appartenenti ad altre confessioni cristiane. E’ il dato rilevato dal XXXIV Rapporto Immigrazione di Caritas italiana e Fondazione Migrantes presentato oggi a Roma. I musulmani sono circa 1,7 milioni (31,1%), provenienti soprattutto da Marocco, Bangladesh e Pakistan. Seguono 178mila buddisti (3,3%), 117mila induisti (2,2%) e circa 120mila fedeli di altre religioni, inclusa quella sikh. In calo gli atei e agnostici: 507mila (9,3%). Il Rapporto evidenzia come l’appartenenza religiosa influenzi anche l’accesso alla cittadinanza, con maggiore propensione tra i cristiani. I migranti costituiscono anche “un importante stimolo per la riscoperta di una religiosità che dia senso e significato alla propria esistenza, rispetto alla crescente distanza dalla pratica religiosa e dalla dottrina, allo spopolamento delle chiese e al crescente analfabetismo religioso”, si legge nel rapporto.