Gaza: Pax Christi a “Popoli e Missione”, protezione per Sumud Flotillia. “Se condividere il pane è reato non c’è più speranza”

“Davanti al Signore alla fine dei nostri giorni, non ci verrà chiesto quante messe abbiamo celebrato ma una sola cosa: ‘Mi hai riconosciuto? Hai aiutato chi aveva fame e sete?’. Noi di Pax Christi e Mosaico di pace siamo con la Sumud Flotillia. Di cosa la accusano, scusate? Gli attivisti portano aiuti umanitari e non possiamo screditarli. Se portare farina è un reato, se condividere il pane è reato, allora non c’è più speranza”. Così don Renato Sacco, consigliere nazionale di Pax Christi, commenta a “Popoli e Missione” l’attacco di stanotte con droni rivolto contro gli attivisti e i volontari di tre delle navi tra cui l’italiana della Global Sumud Flotillia, in acque internazionali, in navigazione verso Gaza.
Nel corso delle ore è arrivata una nota del ministro della Difesa, Guido Crosetto.
“Per garantire assistenza ai cittadini italiani presenti sulla Flotilla questa notte ho autorizzato l’intervento immediato della fregata multiruolo Fasan della Marina militare che era in navigazione a nord di Creta nell’ambito dell’operazione Mare Sicuro e la fregata si sta già dirigendo verso l’area per eventuali attività di soccorso”.
In un comunicato firmato da entrambi, Pax Christi e Mosaico di pace scrivono: “Chiediamo con urgenza un’immediata presa di posizione pubblica per condannare questi attacchi. Chiediamo la protezione dei partecipanti da parte delle istituzioni internazionali e la pressione diplomatica e politica sui responsabili per fermare queste azioni illegali”. “Per i credenti – afferma ancora don Sacco – quello che sta facendo la missione delle navi umanitarie è parte integrante del capitolo 25 del vangelo di Matteo: ‘Avevo fame e mi avete dato da mangiare’. Gaza è una prigione a cielo aperto e noi gridiamo il Vangelo”. Qui l’articolo di “Popoli e Missione”.

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